Corrado Ferlaino compie 90 anni: una grande storia nel segno del Napoli


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Novant’anni per il presidente dei due scudetti e di Maradona, lontanissimo dalla pensione. Corrado Ferlaino non sta fermo un minuto, nella casa panoramica di corso Vittorio Emanuele si ritira soltanto per seguire le partite del Napoli. Sempre in giro a bordo di un’utilitaria, per lavoro o per scoprire angoli ancora inesplorati della città, accolto con affetto dai tifosi. Una lunga storia azzurra, di grandissimo amore per la squadra. «Non avrei mai potuto essere presidente di un’altra squadra né vivere in un’altra città» ha raccontato nell’intervista pubblicata dal Mattino il 16 maggio, alla vigilia della ricorrenza della conquista della Coppa Uefa, vinta il 17 maggio dell’89. «Il ricordo più bello della mia presidenza, unito a quello del primo scudetto. Ma Stoccarda fu qualcosa di commovente, perché dopo la vittoria del trofeo attraversai una città inondata di bandieroni azzurri e tricolori, sventolati con orgoglio da tanti italiani emigrati in Germania». 

Le lacrime per il Napoli non sono state soltanto di gioia. Lo videro piangere al San Paolo durante una feroce contestazione dei tifosi e poi nella stagione della retrocessione con 14 punti nel 1998, ventinove anni dopo l’inizio della sua carriera presidenziale, segnata da scudetti ma anche da bombe sotto casa. Quella squadra neanche l’avrebbe voluta, poi è stato il suo amore più grande. Quando decise di chiudere il libro, 12 febbraio 2002, il figlio Luca pubblicò una pagina con i numeri dei 33 anni azzuri di papà Corrado: 34 campionati, 1050 partite, 1251 punti, 1221 gol, 230 partite di Coppa Italia, 80 partite internazionali, 1.300.000 abbonati, 10 milioni di spettatori, 2 scudetti, 1 coppa Uefa, 2 coppe Italia, 2 retrocessione, 1 promozione. Ma non ci sono soltanto i numeri. Ci sono i tanti colpi di mercato, da Savoldi a Careca, con il boom Maradona. Un vero colpo di genio quella busta che conteneva il contratto di acquisto di Diego consegnata presso gli uffici della Lega Calcio a Milano oltre il tempo limite nella notte tra il 30 giugno e il 1° luglio dell’84. 

Ferlaino non è più tornato al San Paolo, è stato visto in tribuna soltanto in occasione delle partite della Nazionale. È entrato nella Hall of Fame della Federcalcio, di cui era stato consigliere perché le battaglie politiche si dovevano combattere dall’interno mentre quelle calcistiche le affrontava in campo Maradona. Che portò il Napoli ai massimi livelli in Italia e in Europa non soltanto perché era il migliore di tutti. Cambiò l’anima della squadra e diede la scossa all’ambiente, in poche parole portò «la mentalità vincente». 

L’ingegnere non ha rapporti con il Napoli di oggi, l’unico incontro con De Laurentiis in un convegno su calcio ed economia alla Federico II anni fa. Per i 90 anni tweet dell’attuale presidente («I miei più cari auguri a Corrado Ferlaino per i suoi 90 anni») e del club, con una foto in cui, alle spalle di Ferlaino, c’è la maglia azzurra con scudetto e Coppa Italia indossata da Maradona nella stagione ’87-’88. Arrivato a 90 anni, don Corrado vorrebbe presto ricevere un regalo: il terzo scudetto. E tornerebbe in strada, tra la gente, per festeggiarlo. 

 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/corrado_ferlaino_napoli_90_anni-5967256.html

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