Le parole del tecnico dei partenopei: “Quello che è successo contro lo Spartak è l’evidenza del confine sottile tra l’avere il pieno dominio e subire una partita totalmente”
NAPOLI – “Sconfitta in Europa League? La squadra ha una sua identità, diventa facile raccogliere le poche indicazioni che si danno. In una partita non si dà mai nulla per scontato. Di scontato c’è solo ciò che è accaduto dopo il fischio dell’arbitro. Quello che è successo contro lo Spartak è l’evidenza del confine sottile tra l’avere il pieno dominio e subire una partita totalmente. La qualità che si cerca di individuare in una squadra è la forza, ma i comportamenti dentro gli episodi pure fanno il risultato.”. Sono le parole di Luciano Spalletti, che è tornato sulla recente sconfitta contro lo Spartak Mosca in conferenza stampa alla vigilia della settima giornata di Serie A.
Spalletti ha analizzato la prossima avversaria, la Fiorentina di Italiano: “È una grande squadra. Era più una sorpresa quando gli anni scorsi non riusciva ad essere nelle zone nobili della classifica che ora che c’è. La Fiorentina è un grande club, per me non è una sorpresa questa di quest’anno. Ora è allenata molto bene e Italiano ha fatto vedere di saper fare questo lavoro andando a imporsi al primo anno: un conto è allenare lo Spezia e un conto è allenare la Fiorentina.”. Sulla sua impronta sul Napoli: “Ho avuto la fortuna di aver allenato in piazze importanti e di aver avuto contatti con situazioni del genere. Quando inizi non sai che direzione prende la situazione, io ora sono esperto. Il Napoli ha fatto bene per determinati periodi negli anni scorsi, sa già che comportamento deve avere una big. La Fiorentina, invece, questo doveva impararlo e Italiano glielo ha insegnato in poco tempo. Lo vedrete domani, è una squadra che ti aggredisce forte. Contro l’Inter nel primo tempo è stata una squadra perfetta.”.
Il tecnico dei partenopei ha anche ricevuto il premio come allenatore del mese della Serie A: “Dobbiamo portarlo nello spogliatoio il mio premio, io non ho fatto nulla da questo punto di vista. E’ un premio da condividere con società, calciatori e quelli che lavorano dietro le quinte.”. Sempre sulla sconfitta contro lo Spartak, il Napoli è atteso ad una reazione in campionato: “In fondo al campionato arriva chi ha saputo gestire meglio certi episodi e certi atteggiamenti. Parlo di reazioni, di mettere in porta un pallone che arriva da una deviazione. Bisogna farsi trovare pronti. Da questo punto di vista bisogna fare i complimenti ad Osimhen, che dopo l’episodio della prima giornata non ha avuto più reazioni. Ha capito che quello è un comportamento che non bisogna avere. Farsi trovare nel posto giusto si cerca di allenarlo, ma è più l’istinto del calciatore.”.
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