Italia-Spagna, Mancini in emergenza: «Abbiamo dei problemi in attacco»


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Alla vigilia della semifinale tra Italia e Spagna di Nations League, in programma al Giuseppe Meazza di Milano alle 20:45, sono Roberto Mancini, il commissario tecnico della Nazionale, e Giorgio Chiellini, il capitano, a parlare della difficile sfida che aspetta agli azzurri. Nonostante l’Europeo portato a casa, c’è ancora voglia di vincere, e nessuno dei due si nasconde. «Vogliamo battere la Spagna. L’obiettivo è sempre quello di vincere, dipenderà da noi», ha detto il ct che non si è nascosto neanche per quanto riguarda i problemi in attacco dovuti all’assenza di Ciro Immobile e Andrea Belotti.

 

 

Mancini: «Abbiamo dei problemi in attacco, vedremo quale sarà la soluzione migliore»

In attacco «abbiamo un po’ di problemi, ci mancano i due centravanti dell’Europeo che per problemi sono a casa – ha iniziato Mancini in conferenza stampa -. Abbiamo Kean e Raspadori, e poi tanti giocatori offensivi. Vedremo quale sarà la soluzione migliore». «La Nations League è una competizione importante. È chiaro che arriva dopo un campionato d’Europa e sembra siano due gare così. Prepararla in così poco tempo non è nemmeno semplice ma sono due gare tra le quattro migliori d’Europa e vogliamo migliorarci, questo è certo», ha proseguito il ct azzurro.

ITALIA-SPAGNA, DI NUOVO. La gara di domani a San Siro sarà una riedizione della semifinale di Euro 2020, vinta dall’Italia solo ai calci di rigore. «Abbiamo sofferto in quella gara, era una semifinale e la Spagna ci mise in difficoltà sul possesso, lo fanno da 20 anni e su questo sono più avanti di noi. Dobbiamo migliorare questa situazione di gioco, essere più veloci».

MONDIALI E RECORD DI VITTORIE. «Noi dobbiamo migliorarci, abbiamo giocatori anche giovani che devono giocare gare importanti. Abbiamo 14 mesi importanti e dobbiamo giocare sempre meglio, offensivi e bilanciati», ha detto ancora lo jesino, che punta al record di risultati utili consecutivi. «Vogliamo sempre vincere, poi sappiamo che dipenderà da noi. Perdere? Prima o poi capiterà. A noi piacerebbe andare avanti così fino a dicembre 2022, ma sappiamo che non sarà così semplice».

GIOVANI E DIMARCO. Mancini è poi tornato a parlare dei giovani, e di chi lo abbia impressionato in questo inizio di stagione. «Chi mi ha sorpreso di più in questo avvio di stagione in Serie A? I ragazzi giovani stanno facendo bene. Tonali, per dire, sta facendo un grande campionato, ce ne sono altri che stanno giocando e sono in Under 21. Già che giochino e possono avere spazio è sicuramente buono, la speranza è che continuino a giocare. «All’estero i ragazzi giovani giocano prima, gli danno più possibilità di sbagliare e poi dopo un paio d’anni si trovano con giocatore pronti. C’è un pò di differenza con l’Italia, questo sì». Il commissario tecnico ha parlato anche Federico Dimarco: «Lo feci debuttare io in Serie A (31 maggio 2015 Inter-Empoli 4-3 ndr), lo conosco benissimo. L’ho convocato perché sono passati un po’ di anni e mi faceva piacere vederlo. Sui giocatori che abbiamo lasciati all’Under 21 è giusto così, hanno due gare importanti».
 

 

 

Chiellini: «Grande rispetto per la Spagna»

La palla, o meglio, il microfono è passato in mano al capitano Chiellini, che ha ripercorso il cammino degli Europei e soprattutto la sfida in semifinale contro gli uomini di Luis Enrique: «Il ricordo della partita contro la Spagna all’Europeo è ancora impresso nella nostra testa e nel nostro cuore, bisognerà restare lucidi fin dalla fase iniziare del match.
Abbiamo grande rispetto per la Spagna, dobbiamo gestire meglio le varie fasi della partita».

KOULIBALY E IL RAZZISMO. Il giocatore della Nazionale e della Juventus ha anche parlato della questione razzismo che ha interessato il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly, preso di mira dai tifosi viola nella partita dei suoi a Firenze contro la Fiorentina assieme a Victor Osimhen e Zambo Anguissa. «È inaccettabile. Servono leggi e regole che vengano applicate, questa è la cosa più importante. Mi sono vergognato, come italiano e toscano, anche perché l’Italia per me non è un paese razzista. Qualcosa in più va fatto, altrimenti da fuori diamo una brutta immagine di noi stessi».

IL FUTURO. «Mi sento l’Ibrahimovic dei difensori? Ibra è Ibra, è un’entità talmente alta che lasciamolo star lì. Io questa vecchiaia calcistica me la sto godendo, mi diverto e vediamo dove arriverò con tanti ragazzi che mi danno energie», ha concluso il capitano 37enne. 

From: https://www.ilmattino.it/sport/calcio/roberto_mancini_giorgio_chiellini_conferenza_stampa_italia_spagna_nations_league-6238649.html

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