Il capitano del Napoli ripercorre la sua esperienza sulle pagine di Rivista Undici: “Zeman stato decisivo per la mia carriera, Benitez mi ha cambiato. Sarri? Il calcio con lui gioia, resta l’amaro in bocca per non aver vinto lo scudetto”
“Giocavo in strada, mettevamo dei mattoncini come porte, si sapeva quando si cominciava ma non quando si finiva”. Ricordi di Lorenzo Insigne, che sulle pagine di Rivista Undici torna indietro alla sua infanzia, quando scendeva a giocare con gli amici: “Ci sono andato anch’io a scuola calcio, mi hanno insegnato molte cose che non ho imparato per la strada. Quello che un tempo era un gioco ora è diventato strategia“. Il numero 24 azzurro commenta anche il rapporto con la città di Napoli: “La gente ha sempre avuto molte aspettative su di me e ho sempre cercato di ricambiare. Qualche volta ho avuto degli screzi con i tifosi e mi dispiace, credo che in molti non mi abbiano compreso del tutto. Un capitano è un garante per le persone che amano la squadra, io credo di aver sempre assicurato che il Napoli non venisse meno all’impegno in campo”.
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