Il finale di stagione sarà – si spera – appassionante, ma un club importante come il Napoli non può non guardare più in là del proprio naso. E allora ecco che sale in cattedra Cristiano Giuntoli, ds azzurro e padrone del mercato, una sessione di trasferimenti che vedrà il club protagonista con la voglia di rifarsi il look e la necessità di salutare tante vecchie bandiere: «Ma stiamo pensando solo al campo ora, ci giochiamo qualcosa di importante come dice Spalletti. A fine stagione parleremo con i calciatori e nel rispetto dei bilanci e delle qualità prenderemo le nostre decisioni. Di sicuro c’è che il Napoli deve essere una squadra forte come lo è stata anche quest’anno» ha detto il dirigente napoletano, intervistato da Radio Kiss Kiss.
La testa è al finale di campionato e al sogno scudetto: «Se siamo arrivati a questo punto è perché abbiamo un valore importante, un allenatore forte e un gruppo forte. Sarà una volata e in questa volata ci siamo anche noi: sarà dura, dovremo pensare una gara alla volta, a partire da quella di lunedì con la Roma» ha continuato Giuntoli in radio «Ci dispiace per quanto visto con la Fiorentina, per la sconfitta e per le tante persone che erano allo stadio. Ma siamo anche convinti che, analizzando la gara, avremmo potuto già chiuderla nella prima mezz’ora. Gli episodi non sono stati a nostro favore. Ma oggi non possiamo piangerci addosso, facciamone tesoro e ripartiamo lunedì con voglia di rialzarci: quando siamo caduti quest’anno abbiamo sempre avuto ottime reazioni. Siamo un animale ferito, ma non morto».
Il mercato già incombe. «Kvaratskhelia lo seguiamo da tempo, cercheremo di fare il massimo per portarlo a Napoli. È uno dei primi della nostra lista, ha parametri fisici, mentali, economici e tecnici per giocare a Napoli» ha confermato il direttore. «Olivera? È un bravo calciatore, con caratteristiche differenti da Mario Rui. Lui ci interessa, ma ci sono anche altri calciatori che stiamo seguendo. Anguissa ha fatto una grande stagione, la nostra volontà è riscattarlo». Belotti a parametro zero non fa al caso del Napoli. «Andrea è un grande attaccante, ma avendo Osimhen, Mertens e Petagna non pensiamo a fare nulla in attacco. Poi non so cosa accadrà a giugno. Trarre piace a tutte le squadre di grande livello, ma non possiamo pensarci ora: avremo modo e tempo per farlo. Dopo due anni di covid dobbiamo fare attenzione al bilancio per poi costruire al meglio».