Fulvio Collovati, ex difensore, pilastro dell’Italia campione del Mondo nel 1982 in Spagna individua in Acerbi il sostituto più adeguato di Koulibaly. «Prenderei lui, conosce già il campionato italiano, ha grande esperienza. Io andrei sul sicuro puntando su Acerbi anche perché si rivolverebbe la problematica iniziale legata ai tempi di ambientamento».
Quali sono le migliori qualità di Acerbi?
«È un difensore completo, sa fare bene tutto: è poi è un difensore mancino e anche questo è un aspetto importante perché giocherebbe sul centro-sinistra. Ma ripeto, la cosa più importante è rappresentata dalla sua esperienza, nel ruolo di difensore centrale ci vogliono profili del genere».
Kim, Diallo, Senesi: il Napoli sonda diversi profili di difensori stranieri che ne pensa?
«Sono tutti buoni giocatori ma avrebbero bisogno di tempo per integrarsi al meglio nel campionato italiano che presenta delle differenze rispetto agli altri: ad esempio si costruisce molto dal basso e i difensori devono abituarsi a questo tipo di lavoro».
Intanto il Napoli ha già scelto un altro difensore centrale, Ostigard.
«Scelta giusta, Ostigard è stato uno dei pochi a salvarsi la stagione scorsa nel Genoa: un difensore rapido, forte. Il fatto che abbia richiamato l’attenzione delle grandi squadre la dice lunga su quelle che sono le sue qualità».
Rrahmani mostra sempre maggiore sicurezza nel ruolo e tra l’altro è stato il primo marcatore stagionale del Napoli nell’amichevole contro l’Anaune: potrà diventare lui il nuovo leader della difesa?
«Può diventarlo insieme ad Acerbi. Rrahmani è cresciuto tantissimo: forte di testa, bravo negli inserimenti, sa fare anche gol, un ottimo difensore».
Il Napoli l’anno scorso è stata la migliore difesa del campionato con il Milan: Spalletti potrà ripetersi pur non avendo più un difensore centrale dallo spessore di Koulibaly?
«Quello di Koulibaly è un addio pesante. Ma Spalletti è molto bravo nella fase difensiva e con il lavoro sul campo con quelli che arriveranno oltre a Olivera e le certezze che già ci sono come Di Lorenzo, Rrahmani, Mario Rui e Juan Jesus potrà riproporre nuovamente un reparto difensivo di grande affidabilità».
Una buona difesa è sempre la garanzia necessaria per vincere?
«Sempre, lo dicono i numeri. Prendiamo anche l’ultimo campionato, la Juve ha fatto fatica chiudendo al quarto posto in quanto rispetto al passato ha sofferto nella fase difensiva anche perché i centrocampisti non davano la giusta copertura. Ecco, questo ad esempio lo hanno fatto benissimo l’anno scorso i centrocampisti del Napoli e il fatto che siano stati tutti riconfermati è un aspetto positivo in più per gli azzurri».