Ndombele, Raspadori e il nuovo Napoli: demolizione o ricostruzione?


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16, 20 e 23 luglio, il “tris” di giorni chiave in negativo per la squadra azzurra, momenti in cui la gran parte dei i tifosi ha iniziato a pensare al peggio e a non credere più nella gestione del mercato da parte della Società.

Dopo gli addii annunciati di Insigne e Ospina, la seconda metà di Luglio ha infatti riservato altre due brutte sorprese: la cessione di Koulibaly e il mancato rinnovo di Dries Mertens, che hanno segnato un vuoto importante nella rosa a disposizione di Mister Spalletti. Quasi in contemporanea, sono arrivati i primi acquisti del Napoli ma anche l’ufficialità di Dybala alla Roma, dopo che per settimane più di una fonte dava l’argentino molto vicino a vestire la maglia azzurra.

La piazza era delusa, com’è facile immaginare, eppure oggi, dopo una poderosa accelerata sul mercato della Società partenopea, che proprio in queste ore sta chiudendo contratti di notevole valore, non si può che essere soddisfatti.

Ecco così Simeone, Raspadori e Ndombele: la SSC Napoli ha calato un altro “tris”, questa volta di acquisti, e nettamente più stimolante rispetto alle date che abbiamo ricordato all’inizio.

 

Innesti importanti per migliorare la profondità del gioco di Mister Spalletti -quasi sempre un problema della squadra azzurra nella scorsa stagione- e per consentire al tecnico di Certaldo di spaziare tra una più ampia varietà di moduli, aspetto che diventa ancora più importante alla luce della conferma regolamentare delle 5 sostituzioni a partita.

Gli ultimi, importanti acquisti si aggiungono quindi a quelli di Sirigu, Kim, Ostigard, Olivera e Kvaratshkelia, alcuni dei quali abbiamo già visto in azione. Si va così definendo una rosa decisamente ricca, in termini di muscoli e tecnica. E proprio in relazione a queste due “doti” non si può non pensare al Georgiano, su cui ci sono molti occhi puntati, soprattutto dopo la buonissima prestazione all’esordio di campionato contro il Verona.

Più che una demolizione, come sembrava a fine Luglio, possiamo quindi affermare che si tratta decisamente di una ricostruzione. Manca ancora, forse, solamente l’arrivo di un portiere.

 

Gli ultimi acquisti: concretezza e fantasia dal centrocampo in su.

 

Giovanni Simeone

L’attaccante argentino, come ricordano dolorosamente molti sostenitori del Napoli, è un attaccante moderno, cinico e decisivo sotto porta, con una buona tecnica e buona capacità di inserirsi e muoversi tra i centrali difensivi. Acquistato quasi a saldo zero, se si considera che la trattativa che porta l’ex centravanti azzurro Petagna al Monza, ha cifre simili a quella tra Simeone e il Napoli (3.5 milioni di prestito oneroso con diritto di riscatto, che diventa obbligo in caso di qualificazione alla Champions League), l’ex Verona oltre ad essere un’ottima riserva per “far rifiatare” Osimhen, offre a Spalletti anche la possibilità di schierare un attacco a 2punte.

 

Giacomo Raspadori

Dopo tanta attesa e una trattativa che sembrava infinita, ecco l’arrivo del ventiduenne nazionale, giocatore offensivo molto dinamico, che può ricoprire tutti i ruoli nella trequarti (dando al tecnico la possibilità di tornare al 4-2-3-1), ma anche essere schierato come punta centrale, e all’occorrenza anche come mezz’ala nel 4-3-3 di Spalletti, sebbene sia da valutare se riuscirà ad interpretare bene questo ruolo, visto il modo in cui è stato utilizzato fino ad ora Zielinski.

Sarà interessante scoprire se Raspadori riuscirà a soddisfare le aspettative dell’ambiente visto l’alto costo dell’operazione che lo porterà a firmare col Napoli (5 milioni di prestito oneroso, 25 milioni per l’obbligo di riscatto, più bonus di altri 5 milioni) e se si troverà a suo agio anche a ricoprire un posto nel centrocampo a 3, nonostante le sue non spiccate doti difensive.

 

Tanguy Ndombele

Ultimo del tris, ma non per importanza, il centrocampista francese arriva all’ombra del Vesuvio dopo la “bocciatura” di Conte in casa Tottenham, viste le tante opzioni che l’ex CT azzurro ha a disposizione in quel di Londra. Calciatore molto fisico e tecnico, può fare il mediano, la mezz’ala e anche il sottopunta. Possiede buona velocità e proprietà di passaggio, nonostante il totale di assist eseguiti non sia alto. Pecca un po’ in posizionamento nella fase difensiva e in continuità, ma le sue doti tecniche e fisiche sono indiscutibili. Le cifre della trattativa ammonterebbero a circa 33 milioni di euro, in caso di riscatto, ma per assicurarsi le prestazioni del giocatore in questa stagione la Società azzurra affronterà soltanto una spesa che si aggira attorno al mezzo milione di Euro, a titolo di prestito oneroso.

Cresciuto nel “sector jeunesse” del Guingamp e poi dell’Amiens, ha giocato per due anni in Ligue 1 tra le fila dell’Olympique Lyon. Dal 2019, dopo l’acquisto-monstre di circa 70 milioni versati dal Tottenham, Ndombele non è riuscito a trovare la sua forma migliore. E’ passato così nuovamente in prestito al Lione, dove però ha collezionato poche presenze.

Il centrocampista Franco-Congolese sarà sicuramente motivato dalla sua giovane età e dal mondiale autunnale in Qatar. Punterà infatti a ricevere una convocazione dai Bleus, che manca dal marzo 2021.

 

Riuscirà questo Napoli a rispettare o superare le aspettative? La stampa sicuramente sta sottovalutando parecchio la squadra azzurra, nonostante il collettivo di Spalletti abbia la stessa idea di gioco della scorsa stagione e disponga oggi di una rosa più giovane, con qualche interprete dotato di esperienza internazionale. Tutto, come sempre, sarà da vedere.

Chissà se saranno proprio gli azzurri “l’Underdog”di questo campionato.

 

Claudio Ciniglia
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