Di Lorenzo, patto con Napoli: «A vita capitano degli azzurri»


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«Di Lorenzo non ha dubbi: vuole restare qui fino alla fine della carriera, mi ha chiesto di lavorare al rinnovo. Lo hanno cercato in tanti in Europa questa estate e anche big della Champions ma lui non ha neppure voluto sentire le offerte. Appena De Laurentiis vorrà siamo pronti a rinnovare. Non vediamo l’ora». Mario Giuffredi è uno dei re del mercato italiano. Nel Napoli gestisce anche Mario Rui e Politano. Conosce i sentimenti dello spogliatoio. 

Per Di Lorenzo una grande emozione questa fascia?
«L’ha voluta a tutti i costi, appena ha capito che anche Koulibaly stava per andare via mi ha chiamato e mi ha detto: Non sai come mi piacerebbe diventare il capitano di questa squadra. E io gli ho detto: Nessuno meglio di te, anche se non sei napoletano, può rappresentare in campo e anche fuori questa squadra, questo club e questa città. Ed era contentissimo quando anche Spalletti lo ha subito sostenuto in questo desiderio».

E infatti, nelle prime tre gare ha mostrato tutto il suo carattere.
«In tanti pensavano che lui essendo taciturno, riservato, sempre attento a dire le parole giuste, non potesse fare il leader, come se per essere ascoltati e rispettati da avversari, arbitri e compagni, bisognasse indossare sempre i panni del gladiatore e di uno showman. A Firenze, quando c’è stata una gara davvero combattuta, piena di scontri e faccia a faccia, ha mostrato il suo volto carismatico. Per me non è mai stata una sorpresa».

Quale il colpo di mercato che le è rimasto sullo stomaco?
«Mi sarebbe piaciuto portare già in una big, Fabiano Parisi. Ma poi con l’Empoli abbiano deciso di rinviare la sua partenza di un anno. Segnatevi bene questo nome: è un calciatore di livello altissimo che presto vedrete una big euroepa».

L’operazione più importante?
«Giuntoli e De Laurentiis pescando in Georgia Kvaratskhelia hanno fatto una operazione straordinaria per il presente e per il futuro. Ma tutto il mercarto del Napoli è stato geniale, hanno dipinto una specie di quadro di Picasso: hanno ringiovanito, abbassato il monte ingaggi, messo dentro volti nuovi di calciatori che tra qualche anno avranno valori di mercato enormi. E hanno un equilibrio di spogliatoio perfetto. Con un allenatore, Spalletti, che è tra gli uomini più intelligenti del calcio».

Ronaldo lo avrebbe preso davvero?
«Prendere Ronaldo avrebbe signifcato rovinare la programmazione fatta questa estate da De Laurentiis. Un mercato che ha in ogni acquisto e cessione ha avuto una idea, una linea. Ed è funzionale sotto il profilo tecnico ed economico. Questo Napoli è un club che non deve invidiare nulla a nessuno. E il presidente ha dato uno schiaffo morale a chi lo ha contestava pensando che non avesse più voglia di fare un grande Napoli. Al 31 agosto ha zittito tutti». 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/di_lorenzo_capitano_napoli_intervista_mario_giuffredi-6905135.html

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