Napoli, Kim e Kvara sono il nuovo che avanza: svanito lo scetticismo


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KK o il nuovo che avanza: Kim e Kvara ribaltano la Lazio di Maurizio Sarri, testa e piede, forza e astuzia. Il calciatore sudcoreano, Kim Min-Jae, è un difensore ancora acerbo che mette il pallone fuori per non sbagliare, o che lo lancia in avanti senza giocarlo, però ha una capacità di salto e incornata notevoli, nelle due aree, e quindi nelle due fasi.

Molto pragmatico, fisico, ancora con qualche impaccio in alcuni movimenti, ma ha un grande margine di crescita, appena avrà un po’ più di partite ne riparleremo perché se continua così si sarà preso il controllo aereo del Napoli, al quale è mancato uno così costante nel prenderla di testa sui calci d’angolo. Contro la Lazio è andato a colpire con un terzo tempo perfetto e molta forza un buon cross da fermo di Zielinski sorprendendo Provedel. A parte la soddisfazione del pareggio, Kim sembra capace di rimescolare non solo i risultati ma anche di metterli al sicuro con diagonali difensive che denunciano una buona tempistica di intervento e una capacità di lettura dei movimenti avversari. Perde ancora molto l’uomo, ma presto avrà la misura giusta e anche il dominio della difesa come il vecchio e lontanissimo Koulibaly. Insomma, c’è speranza.

Di Kvara colpiscono le accelerazioni con dribbling, anche se poi si segnalano anche le assenza dal gioco e una certa pigrizia bizantina, che forse è solo estraneità, lontananza dalla squadra, una distanza che poi si accorcia quando segna. Il suo gol è pesantissimo, perché consegna a Napoli la vittoria all’Olimpico, una gran botta con una precisione asburgica che infila il pallone per la seconda volta nella porta di Provedel e inchioda la Lazio alla sconfitta. Kvara spesso solfeggia, ma quando si mette a suonare fa impressione, sia per la concezione generale del gioco, sia per la capacità di generarlo. Dove la K di Kim taglia con l’ascia il gioco, la K di Kvara diventa una disputa minuziosa con gli avversari, superati anche con doppi passi alla Biavati che tanto piacevano a Pasolini. Insieme le due KK sono la nuova alba del Napoli, un asse che diverrà anche intreccio, intesa e si spera catena (di vittorie). La dimensione delle K è un elastico che si estende dal basso all’alto del campo, e lascia intravedere una idea di calcio.

Per ora la prima K, quella difensiva, è stata più costante, ma la seconda ha segnato e indirizzato partite, seppure con qualche assenza. Ma la percezione nettissima è quella di due calciatori ragazzi che possono lasciare il segno, mandando in pezzi le difese avversarie e arrestando i loro attacchi. Ci vorrà ancora del tempo, e molte scomparse di Kvara, dovute alla sua anima felina, e vedremo ancora molti palloni gettati via lontano o in fallo laterale da parte di Kim, ma poi, improvvisamente, uno incrementerà gol e assist, e l’altro i palloni giocati, senza più la certezza dell’allontanamento, bisogna solo avere pazienza.

Ci vorrà l’ossessione di Spalletti e la crescita anche degli altri giocatori, ma le due KK diventeranno l’asse, un asse che viene da Oriente, come tutti i movimenti del mondo, e come il futuro. Kim con la disciplina, che non gli manca, può diventare un castigo per gli attacchi, e Kvara potrebbe essere la nuova coordinata del genio calcistico. Ormai il manto di scetticismo che li accoglieva è scomparso, per lasciare spazio al canto dei loro gesti per quanto ancora acerbi e da confermare nel tempo e alla centralità nel gioco e nei gol del Napoli. La KK da incognita è diventata realtà palpabile e capace di generare nuovi sogni (calcistici).

 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_kim_kvara_nuovo_che_avanza-6907609.html

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