Centoquaranta giorni dopo il Napoli torna a non far contorcere il fegato dei suoi tifosi: era dallo scorso 7 aprile che non esultavamo per un successo, un’eternità fatta di imprecazioni, di telecomandi lanciati dalla finestra e di televisioni spente prima del fischio finale.
E chi poteva essere a riaccendere l’entusiasmo del popolo napoletano se non lui, il pittore di Tbilisi che prima pennella per capitan Di Lorenzo – lo perdoniamo, quindi? – e poi termina la sua opera con la rete per il piccolo Damiane. E mettiamoci pure la gioia di Simeone, che mancava davvero da troppo. Napoli tre, Bologna zero. Antonio Conte, puoi tornare a sorridere: «ha fernuto ’e chiovere».