Ci ha messo relativamente poco, David Neres, a diventare il nuovo idolo dei tifosi del Napoli e al tempo stesso l’incubo delle difese avversarie. Due gol e quattro assist in poco più di 150 minuti giocati tra campionato e Coppa Italia, una media mostruosa considerando che Antonio Conte, fatta eccezione per la sfida di coppa contro il Palermo, lo ha impiegato solo per spezzoni di partita.
«Il segreto della mia velocità? Facciamo allenamenti specifici legati alla corsa con i nostri preparatori atletici tutti i giorni per migliorare lo sprint», ha rivelato il brasiliano a Radio Crc. «Non stando tantissimi minuti in campo, posso dare la massima velocità in quei momenti».
Velocità, visione di gioco, senso del gol e soprattutto dribbling, che il più delle volte sembrano passi di danza con la sfera di cuoio incollata al piede. «Per i miei dribbling studio tutti i giorni i video di Ronaldinho e Messi, sono loro che mi ispirano da questo punto di vista».
E scusate se è poco.
Cresciuto nel vivaio del São Paolo in Brasile, si è affacciato sul calcio europeo a diciannove anni. «Sono arrivato all’Ajax da giovanissimo, è stato molto importante per la mia crescita sia come giocatore che come uomo. Lì hanno grande pazienza con i giovani e questo si è rivelato fondamentale per me. Poi sono andato al Benfica, dove ho giocato con Angel Di Maria. E non c’è neanche bisogno di dire che giocatore sia stato».
Quindi l’impatto con il campionato italiano. «Mi hanno scioccato l’intensità e il livello tattico della Serie A. Questo è il motivo per cui faccio estrema attenzione a tutte le sedute video con mister Conte, per migliorare quello che è il mio livello da questo punto di vista, per performare nel miglior modo possibile. Nazionale? mi concentro al 100% per il club, il mio obiettivo è fare il meglio possibile con questa maglia».
Neres è il trentunesimo brasiliano a vestire la maglia del Napoli e la presenza a Empoli è coincisa con la numero 1700 di un calciatore verdeoro in azzurro. «Il Napoli è visto come gli altri grandi club italiani: ha un grandissimo impatto in Brasile tra gli appassionati. Spero di aprire la porta a tanti altri connazionali qui. Careca? è stato una leggenda qui ed al São Paolo. Penso che al momento non si possono fare paragoni con me. Spero, ma sarà molto difficile, superare i 18 assist che ha fatto a Napoli solo in questa stagione. Sono molto più importanti i traguardi di squadra, ma ci proverò a superare questo traguardo già in questa stagione».
Dal passato al presente, da Careca a Kvaratskhelia: «Il georgiano è un fuoriclasse, dopo averlo visto in campo non credo ci sia un’altra risposta possibile. Chi merita il Pallone d’Oro quest’anno? Vinicius, non c’è un giocatore più forte di lui in questo momento».
Napoli sogna in grande con Neres e il resto degli azzurri al primo posto in classifica: «Siamo pronti a mantenere la vetta, consapevoli del fatto che ci attendono gare toste. Ora però la testa va solo al Lecce».