Sacchi: «Il Napoli? Non so se sia da scudetto ma mi emoziona tanto»


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«Napoli da scudetto? Non so prevedere il futuro ma è sicuramente la squadra che emoziona di più». Sono le parole dell’ex tecnico della Nazionale e del Milan, Arrigo Sacchi, riguardo alla stagione fin qui perfetta in campionato della squadra di Sarri prima a punteggio pieno dopo 7 giornate. «Esprimono un calcio, positivo, propositivo, armonioso. Chi ama il calcio non può non guardare il Napoli -prosegue Sacchi ospite di ‘La politica nel Pallone’ su Gr Parlamento-. Stanno compiendo un capolavoro. Il calcio è la metafora della vita, quanto c’è di positivo e negativo nella società c’è anche nel calcio. Tentiamo tutti di sopravvivere, il Napoli no: ha un progetto importante con giocatori non famosi, l’unico che c’era è stato venduto per 95 milioni (Higuain ndr). Al centro del progetto c’è il gioco e non il giocatore. Il club viene prima di tutto». Passando poi a parlare del big match della settima giornata tra Milan e Roma, Sacchi aggiunge. «Il primo tempo è stato governato dalla paura, uno spettacolo brutto e noioso. Avevo visto sabato Chelsea-Manchester City: sembrava di vedere un altro sport».

Sacchi passa poi a parlare dell’esonero a sorpresa di Ancelotti. «Sono dispiaciuto, prima di tutto per il Bayern Monaco che si è dimostrato una società come le altre. Carlo ha fatto grandissime cose vincendo dappertutto, le sue squadre giocano un calcio positivo. Un difetto? Tutti i grandi allenatori hanno sempre inciso profondamente sulla formazione della rosa, gli ho sempre detto che il suo genio lo spende per uscire da situazioni negative. Futuro? È un italiano che ha fatto onore all’Italia, lo rivedrei al Milan e in Nazionale, è una persona che può fare tutto». «Montella? Non parlo mai del Milan, oggi dovrei scrivere delle cose non positive ma aspetto che diventino positive per il bene che voglio alla squadra e la stima che ho per Montella e per una società che ha fatto cose nuove: non ricordo un grande club che ha comprato 11 giocatori in una stagione». Infine sulla Nazionale italiana e i mondiali di Russia. «Dobbiamo innanzitutto andarci -precisa Sacchi-. Ventura sta lavorando, ha delle difficoltà dovute al fatto che le grandi hanno solo stranieri che giocano, una cosa inconcepibile».

From: Il Mattino.

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