Il tecnico nerazzurro ha parlato alla vigilia del match contro il Napoli e ha chiesto ai suoi una prova maiuscola per fermare la capolista.
INVIATO AD APPIANO – Luciano Spalletti ha parlato alla vigilia della gara di domani sera contro il Napoli e ha chiesto alla sua squadra la massima attenzione contro gli uomini di Sarri.
Spalletti il match del San Paolo arriva al momento giusto?
Non so. Noi ci arriviamo con le nostre qualità e con le sicurezze che abbiamo acquisito. I ragazzi sanno come stare in campo, non solo nelle cose visibili, ma anche nei particolati apparentemente poco importanti. Andremo a giocare la partita e non ci tieremo indietro per nessun motivo. La testa di questi ragazzi ormai è questa e non la modifichiamo più.
Vedremo Karamoh nelle prossime partite?
E’ un nostro giocatore come lo sono Cancelo e gli altri. Vedremo se ce ne sarà l’opportunità.
Che esame sarà per l’Inter la gara del San Paolo?
I nostri giocatori di esami ne hanno già dati e superati perché se siamo a questo punto, vuol dire che abbiamo studiato molto e che siamo pronti per questo ulteriore confronto che non sarà facile.
Prima del derby ha parlato della fortuna. Lei si sente così fortunato?
Io ho il vento a favore perché ho fatto la vita da figlio di Ilva e Carlo, i miei genitori. Ne avrete da vedere delle belle. Ho più fortuna di quella che si è vista finora. E poi abbiamo anche un “difensore” come Don Luigi Misto, uno eccezionale contro le gufate.
Pur non essendo più nell’Inter, Moratti ha molto appeal sugli interisti e ha parlato di scudetto, sdoganando questa parola.
Secondo me l’ha collocata nel modo giusto, ha parlato di sogno e illusione. E’ un presidente che ha vissuto quei momenti lì e ci ha fatto particolarmente piacere vederlo nello spogliatoio a fine partita con quei colossi di giocatori (quelli del passato, ndr) che sono venuti ad accompagnarlo. La loro presenza dà ancora più valore al nostro lavoro e a quello che stiamo facendo.
Una partita d’attesa, magari giocata di contropiede, può avvantaggiare l’Inter?
Il Napoli è uno spot per il calcio. Loro sono una squadra forte, sono dove avevano programmato di essere e non concedono niente a nessuno. Il Napoli devi andare a sfidarlo, senza fare calcoli. Devi cercare di non concedere loro il possesso palla perché sarà difficile reprimerli o limitarli perché hanno questa qualità di comandare il gioco e condizionare l’avversario con la loro continuità di gioco e con la loro perfezione. Non c’è mai una partita giocata dal Napoli negli ultimi anni dove hanno perso e hanno meritato di perdere. Loro meritano per l’atteggiamento che hanno di avere tutti i consensi di chi commenta il calcio. Se Sarri avesse continuato a lavorare in banca sarebbe diventato ministro dell’economia. Ti costringe a fare gli straordinari in allenamento per contrastarlo, anche se poi trova sempre il modo di sottometterti.
Lo scorso anno l’Inter contro il Napoli ha subito due delusioni. Cercherà di fare una mossa diversa per sorprenderli?
Se si vuole stare in cima alla classifica bisogna essere bravi e dobbiamo andarli a sfidare essendo convinti di poter aver la meglio di molte fasi di gioco. Non ci possiamo tirare indietro. Loro sono talmente bravi che dovremo creargli più di un problema e noi abbiamo le qualità per farlo. Ormai ci siamo dentro fino al collo e vivendo a un certo livello, abbiamo preso quei connotati. Dobbiamo provare a vincere la partita nella loro tana, giocando la partita.
Come ha fatto a battere il Napoli al San Paolo lo scorso anno?
A questi calciatori io posso raccontare poche cose perché l’atteggiamento dopo il 2-2 subito nel derby ti fa capire quello che hanno nel cuore i nostri calciatori: loro vogliono imbottire la squadra di interismo. Il fatto che abbiano avuto la determinazione di andare a cercare il 3-2 dopo il secondo pareggio, la dice lunga sul valore di questi ragazzi. Io non ho meriti perché ero in panchina e hanno fatto tutto da soli. La convinzione, la sicurezza e il modo di allenarsi di questi ragazzi è incredibile. Sono professionisti incredibili.
Può bastare la prestazione nel derby per battere il Napoli?
Quelle prestazioni lì, come nel derby, sono importanti: abbiamo saputo soffrire ed è stato anche bravo Handanovic. La nostra
E’ un caso che l’Inter e il Napoli siano le prime due in classifica e facciano giocare sempre gli stessi?
No, non è un caso. L’Inter finora ha lavorato bene. Il Napoli è tre anni che lavora sullo stesso telaio e sullo stesso progetto. Noi per il momento siamo stati bravissimi nelle scelte dei momenti, nel saper cogliere l’attimo, nella valutazione dell’importanza del momento, mentre il Napoli uno spot per il calcio. Bisogna arrivare davanti alla Juventus per vincere il campionato, ma ci sono tante partite ancora. E poi c’è la Roma che è una squadra fortissima che ha venduto un paio di giocatori e li ha ricomprati dello stesso livello. Lo scorso anno ha fatto un campionato importante. E poi c’è la Lazio che è dentro alla corsa per la Champions per telaio, per la bravura di Inzaghi, per la capacità di Peruzzi di dare un contributo di uomo ed ex calciatore. Da due anni sta facendo risultati importanti. E poi c’è il Milan e mi fido di Montella che come ha detto lui può rientrare nel giro. Io mi fido di lui. Con queste 5 squadre dovremo giocarcela fino alla fine.
La partita di Manchester le ha insegnato qualcosa sul Napoli?
Non trovo niente che mi sorprende nel Napoli perché sono perfetti. Ho guardato con curiosità il City perché lo conosco di meno e perché Guardiola è bravo a trovare strategie particolari. Il Napoli avrebbe potuto pareggiare la partita perché ha giocato come sempre in maniera bestiale.
Non giocare la Champions può dare ai suoi uno stimolo in più per tornare in Champions a fine stagione?
Voglio pensare che i nostri calciatori questo desiderio lo abbiano già dentro, senza dover guardare la Champions per far lievitare questo desiderio.
L’Inter sarà più leggera perché a inizio stagione non aveva gli obblighi che aveva viceversa il Napoli?
Quelli che la pensano così che ci stiano lontani. Non venga lei a Napoli.
L’abbondanza del Napoli può essere un fattore rispetto alla rosa più ristretta dell’Inter?
Non credo che abbia un peso perché loro hanno giocato una gara infrasettimanale. Noi non siamo moltissimi, ma siamo perfetti per la nostra corsa e per le nostre intenzioni. Nell’Inter non lavorano degli sprovveduti e abbiamo fatto il possibile perché non ci siano rimorsi o limitazioni di nessun genere. Quando saremo ridotti ad essere 14 calciatori, dovremo essere nelle condizioni di vincere la partita. Giocare 5 metri più avanti o indietro non conta: sono convinto che se chiederò a Santon di fare il centrocampista, con la sua fisicità lo farà. A Napoli possiamo giocare ad armi pari.
Spalletti pensa di aver dato qualcosa a questa squadra?
Noi siamo in tanti che lavoriamo e tutti valiamo uno. Abbiamo un dietro le quinte formoso e completo di tutto. Ora stiamo completando ulteriormente la struttura, tutti insieme, siamo una società forte. I miei collaboratori hanno tutti allenatori in serie A e mi insegnano qualsiasi cosa di cui ho bisogno.
In molti descrivono Napoli-Inter come la sfida tra la bellezza e il pragmatismo. E’ giusto?
Sono d’accordo: loro sono belli, ma anche concreti. Hanno dato molte emozioni al loro splendido pubblico, ma noi ci stiamo attrezzando e vedo le cose migliorare di volta in volta. Da una partita all’altra ci può essere il balzo in avanti che ci può permettere di accorciare le differenze che ci sono visto che loro lavorano insieme da tre anni. Noi lavoriamo insieme da meno, ma i nostri hanno assorbito in fretta e la risposta conseguente è stata di qualità. Noi vogliamo giocare le partite belle come questa.
Joao Mario può giocare dall’inizio?
Verrà con noi, ma non dimentichiamoci che Borja Valero è stato perfetto nel derby: ha schermato tutte le linee di passaggio ed è stato bravissimo.
From: Corriere Dello Sport.