Udinese-Napoli, quanti intrecci: dal gol di Insigne all’erede di Reina


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Se lo chiedete a Lorenzo Insigne, vi risponderà con un sorriso. Perché quella partita ad Udine di un anno fa non può proprio dimenticarla: il Napoli esce vittorioso dalla trasferta in Friuli e lo fa proprio grazie al ragazzo napoletano, a secco in zona gol da oltre 220 giorni e finalmente decisivo con una doppietta che taglia le gambe agli avversari. Sarà la scintilla che cambierà Lorenzo: dal novembre 2016 al novembre 2017, infatti, la storia è andata nel verso giusto. Insigne è sempre più leader di un Napoli che negli ultimi dodici mesi ha saputo prendersi la scena nazionale ed internazionale, affermandosi tra le realtà più belle del panorama calcistico europeo e soprattutto prendendosi la vetta del campionato in questi primi mesi della nuova stagione.

Una vetta che andrà, però, difesa anche ad Udine, dove Insigne e compagni arrivano ovviamente coi favori del pronostico. Non sarà facile, contro un’Udinese in difficoltà ed il nuovo allenatore bianconero, Massimo Oddo, che non vede l’ora di poter fermare il Napoli come successo un anno fa. L’ex Lazio e Milan, con un passato da giocatore anche al San Paolo (stagione 1999-2000), aveva esordito in panchina in A proprio in un Pescara-Napoli, primo turno dello scorso campionato. Un 2-2 che aveva lasciato qualche strascico, qualche dubbio di troppo a Sarri e ad una squadra appena orfana di Gonzalo Higuain.

Ma ad Udine il Napoli non si è mai annoiato. Proprio da Udine arrivò la prima roboante vittoria dell’era De Laurentiis in massima serie, un 5-0 esterno con le firme di ex protagonisti come Lavezzi e Zalayeta (2007-08). Ed ancora ad Udine tanti tifosi azzurri ricordano bene l’espulsione di Higuain, l’attaccante argentino squalificato per tre turni dopo il rosso beccato in Friuli e una sconfitta per 3-1 che valse il definitivo saluto ai sogni di gloria per il titolo.

Quella tra Udinese e Napoli, però, è anche storia di due società «amiche», spesso partner di mercato, con un viavai continuo di calciatori in entrambi i sensi di marcia. Domenica sarà gara da ex per due azzurri come Allan e Zielinski, entrambi passati in bianconero prima di approdare al San Paolo.

Storie di mercato che hanno riguardato prima ancora Inler, De Sanctis e Quagliarella, Armero e Domizzi, così come Roberto Sosa, il centravanti della risalita dalla C alla A che si era fatto conoscere in Italia proprio con il bianconero dell’Udinese. Anche German Denis, dopo due anni d’azzurro, era sbarcato senza troppa fortuna ad Udine, quella stessa fortuna che ha incontrato Duvan Zapata, per due anni in prestito in Friuli prima di esplodere definitivamente con la Samp.

E il futuro? I gioiellini di casa bianconera che piacciono al Napoli sono tanti: Jankto, Fofana, De Paul, soprattutto i portieri Scuffet e Meret, opzioni sempre possibili per il dopo Reina.

Ma quello che interesserà a Sarri domani sarà il campo: gli azzurri hanno collezionato una sconfitta e una vittoria nei due precedenti con l’allenatore toscano alla Dacia Arena e non possono permettersi di abbassare il ritmo. Per poter guardare negli occhi la Juventus, cinque giorni più tardi, sarà necessario tornare da Udine con il sorriso.
 

From: Il Mattino.

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