Napoli, l’anno magico di Insigne: «Ora siamo pronti per vincere»


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L’anno d’oro di Lorenzo si chiude a Crotone: un 2017 da
record con il Napoli, numeri strabilianti ad accompagnare un
rendimento fuori dal comune. La grande delusione è
rappresentata dal playoff perso a novembre dall’Italia contro
la Svezia, la partita di Milano in cui Ventura decise
incredibilmente di lasciarlo fuori e che sancì
l’esclusione degli azzurri dai Mondiali.

Proprio nell’ultima trasferta a Crotone, quella
dell’ottobre 2016, Lorenzo finì in panchina e Sarri non
lo schierò neanche un minuto: un’amarezza che gli fece
scattare dentro ancor di più la convinzione di diventare
protagonista assoluto nel Napoli. E così dalla partita
successiva contro l’Empoli al San Paolo il posto da titolare
non lo ha mai più lasciato per 60 partite consecutive tra
campionato, Champions League e Coppa Italia fermandosi contro il
Feyenoord per il problema all’inguine accusato nel match
precedente di campionato contro la Juventus. Un salto di
qualità straordinario in termini di prestazioni con un
apporto alla squadra determinante in ogni occasione: Lorenzo in
quest’annata ha acquistato piena sicurezza dei propri mezzi
diventando il vero leader tecnico della squadra. Gol, assist,
giocate d’attacco decisive e un contributo determinante nella
copertura sulla fascia sinistra: il ragazzo di Frattamaggiore
cresciuto nel settore giovanile azzurro è diventato il
simbolo della squadra, il condottiero nella corsa scudetto.
«Fino alla fine arriveremo in due, noi e la Juventus
manteniamo lo stesso sempre lo stesso passo e lo stesso ritmo. Ma
sappiamo che quest’anno il campionato è particolare e
siamo tutte lì, Roma e Inter hanno un po’ di distacco e
dobbiamo stare attenti perché in ogni gara c’è
una trappola. I giallorossi hanno ancora una gara da recuperare e
possono stare lì a darci fastidio», ha detto in
un’intervista a Canale 21.

Insigne vuole entrare nella storia del Napoli e da napoletano per
lui la vittoria dello scudetto avrebbe un significato unico.
Capitan futuro, destinato a raccogliere un giorno la fascia da
Hamsik che per il momento se la tiene stretta e si è preso
una pagina nella galleria dei campioni scavalcando Maradona come
bomber azzurro di tutti i tempi. «Vorrei essere nei panni di
Marek – ha sottolineato Insigne – perché sarebbe bellissimo
entrare nella storia del Napoli superando questo traguardo. Sono
contento per lui: ha sempre dimostrato affetto e amore per questi
colori e per i nostri tifosi. Da centrocampista superare Maradona
è un grande traguardo, anche se si sta preoccupando
perché potrei superarlo..». Questo è lo spirito
di Insigne nel gruppo: un leader tecnico che scherza con tutti per
tirare su il morale soprattutto nei momenti meno felici.

From: Il Mattino.

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