«Il 2017 che è andato via è stato importante. Ho giocato tante partite, con il Napoli e anche con la nazionale che è un traguardo importante, vorrei continuare così anche nel 2018». Comincia così la lunga intervista di José Maria Callejon, lo spagnolo che ha parlato ai microfoni di Canale 8 a poche ore dalla sfida col Verona, primo turno del girone di ritorno. «Abbiamo fatto un girone d’andata bello e complicato, abbiamo vinto tanto anche giocando contro squadre difficili. Vogliamo arrivare fino in fondo così».
Per Callejon non ci sono scuse che tengano. Da quando è a Napoli non vederlo in campo è stata una rarità. «Mi piace giocare e sto bene in campo, il mister mi dice che mi stanco quando non gioco», ha confessato l’esterno azzurro. «Stiamo diventando una squadra forte, stiamo affrontando tante squadre forti in Europa e ci fa migliorare. Peccato essere usciti dalla Champions, ma ora vogliamo andare avanti in Europa League passando il turno contro il Lipsia».
La testa degli azzurri, però, resta sull’obiettivo principale della stagione, lo scudetto. «Penso che siamo sulla strada giusta, Sarri ha dato mentalità e gioco a questa squadra, stiamo giocando bene e lavorando ogni giorno, ma dobbiamo essere ancora più forti per provare a vincere lo Scudetto» le parole di Callejon. «Inter e Roma ora sembrano più staccate rispetto a noi o alla Juventus, ma fino alla fine lotteranno per il titolo. La differenza la può fare solo il lavoro».
In campo, José divide il peso dell’attacco napoletano insieme con Lorenzo Insigne e Marek Hamsik. «Sono cinque anni che gioco con Lore e ci conosciamo. Lui è fortissimo, mi conosce bene e sa che sono sempre pronto alla giocata. Non sto segnando molto ora, ma sono contento perché sto lavorando per la squadra. Marek? Per noi è importantissimo questo suo traguardo, lui è contentissimo, bisogna averlo cosi carico come sempre». Arrivato in azzurro con Benitez, per Callejon la maturazione definitiva si è registrata proprio con Sarri. «Rafa ha portato tanti giocatori forti, ha fatto il Napoli più forte di quello che era, poi Sarri ha cambiato la mentalità di tutti. La gente di Napoli mi ha aperto subito le porte, mi sono sentito a casa, per chi viene da fuori è tutto più facile. Sono felice di questi cinque anni in azzurro».
From: Il Mattino.