Ribaltone Inglese. L’autorevole stretta di mano estiva tra De
Laurentiis e Campedelli ha fatto credere ai più
(all’attaccante per primo) che il suo passaggio al Napoli fosse
cosa fatta già in vista di questa sessione invernale.
D’altronde, lo stesso patron azzurro ne ha parlato con una
certa libertà nelle ultime settimane.
Macché: la frenata che sa di dietrofront è
improvvisa. E un po’ sorprendente. Il primo a rimanere sorpreso
è stato proprio Inglese anche se nei giorni scorsi ha sempre
trattato la materia con dichiarazioni interlocutorie. E per molti
versi enigmatiche. Mai, però, ha escluso
l’eventualità di un trasferimento. Se non è una
vera e propria giravolta poco ci manca: ma al Chievo sono ormai
sicuri che l’affare si farà, certo, ma solo a giugno.
Per gioia massima di Maran e dei dirigenti del Chievo che pensavano
di stare un po’ meglio in classifica e che un po’ di
traverso si sono messi negli ultimi giorni.
Nelle ultime ore, il pressing del ds clivense Romairone
sull’attaccante Giannetti del Cagliari ha lasciato pensare a un
sostituto in vista dell’addio di Inglese. Non è
così. Napoli e Chievo sono in ottimi rapporti, dunque la
decisione è condivisa: anche perché c’è di
mezzo la questione Milik. Se, come confermerà nei prossimi
giorni il prof. Mariani, davvero l’attaccante polacco
potrà già aggregarsi alla prima squadra alla ripresa
degli allenamenti dopo la sosta, vuol dire che in attacco ci
sarebbe un specie di overbooking. O quasi. Tenendo conto che la
lista deve essere di 25 calciatori.
E il Napoli per l’attacco ha un altro prescelto: è
Simone Verdi. L’intesa con il Bologna è quasi totale:
accordo raggiunto sulla base dei 22 milioni di euro, bonus inclusi.
Il club rossoblù realizzerà una plusvalenza-record
tenendo conto che lo ha pagato appena 1,5 milioni di euro
(più una percentuale del 20 per cento da versare nelle casse
del Milan).
From: Il Mattino.