Maradona assolto da diffamazione. «Legittime le critiche a Equitalia»


CONDIVIDI/SHARE

image

C’è un importante confine tra critica e diffamazione e lo ha rimarcato nella sentenza del 14 settembre scorso il gup del Tribunale di Cassino, Salvatore Scalera, assolvendo Diego Armando Maradona e il suo avvocato napoletano Angelo Pisani (assistiti dai legali Sergio Pisani e Damiano De Rosa) dalle accuse di diffamazione contro Equitalia e il suo ex presidente Attilio Befera. «Abbiamo sempre difeso la legalità e i diritti di un innocente come tanti tartassati. Si può criticare civilmente Equitalia. C’è un giudice a Berlino e c’è un giudice, equilibrato e intelligente, anche a Cassino», così l’avvocato Pisani sintetizza la lettura del dispositivo, reso noto in queste ore, con cui il gup Scalera dichiara che non esiste alcun presupposto per il rinvio a giudizio delle controparti di Equitalia, appunto l’ex campione del Napoli e il suo legale, richiesto dal pubblico ministero in merito ad un articolo pubblicato nel 2012 in cui l’asso argentino e il professionista avrebbero rivolto aspre critiche all’operato di Equitalia anche nei confronti dei contribuenti italiani.
Il giudice Scalera richiama specificamente, tra l’altro, «l’orientamento della Suprema Corte secondo cui al diritto di critica giudiziaria si debba riconoscere ampia latitudine, posto che in democrazia, a maggiori poteri, corrispondono maggiori responsabilità e l’assoggettamento al controllo da parte dei cittadini, esercitabile anche e proprio attraverso il diritto di critica (Cassazione Sezione. 5, numero 11662 del 6 febbraio 2007)». Per il gup, i «termini aspri utilizzati e le critiche mosse all’operato delle parti offese (Equitalia e Befera, ndr) rappresentano null’altro che un’elaborazione critica della vicenda giudiziaria tributaria che ha visto effettivamente coinvolto l’imputato Maradona e le difese del suo avvocato». Il gup respinge con fermezza l’ipotesi accusatoria anche nella parte il cui il pm pretenderebbe che la presunta – e inesistente – diffamazione fosse stata resa da Maradona per interposta persona, cioè a mezzo del suo avvocato Pisani: il giudice Scalera la definisce quanto meno «singolare in punto di diritto». In calce alla sentenza, sulla base dell’articolo 425 cpp, si dichiara dunque il «non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato».
«Il provvedimento del giudice Scalera – è il commento dell’avvocato Pisani – rappresenta un precedente rilevante per il ripristino, nel nostro Paese, della libertà del diritto di difesa e di espressione come del diritto di stampa, diritti fondamentali troppe volte repressi anche a vantaggio dei poteri forti, in questi ultimi anni». A quasi trent’anni dalla querelle tra Diego e l’Erario, iniziata nel 1989, il legale napoletano annuncia un libro, scritto da lui e dal suo celebre assistito, sulla vicenda. Titolo: «L’avvocato de Dios: Maradona l’innocente».

From: Il Mattino.

CONDIVIDI/SHARE