Calciomercato, è record di tentativi falliti. In Italia spesi i soldi della Serie B inglese


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Il record, questa volta, appartiene ai tentativi falliti. Tantissimi quelli che portano la firma di Napoli e Inter, alla disperata ricerca dei due innesti ritenuti necessari in questa sessione: rispettivamente, l’attaccante esterno e il centrocampista esperto.

Le due società sono arrivate stremate alla chiusura di un calciomercato senza programmazione. Perché, se il club nerazzurro girovagava per l’Europa chiedendo giocatori con un portafoglio vuoto (Pastore, Gaitan, Correa), il Napoli avrebbe potuto sfruttare con maggiore lungimiranza il tesoretto di 25 milioni di euro messo a disposizione da De Laurentiis. Una cifra che avrebbe raddoppiato le spese italiane, ferme a 28 milioni. Meno della metà del difensore Laporte, pagato 65 milioni dal City e quasi 1/3 di van Dijk (84 milioni). L’ottavo campionato, addirittura dietro alla MLS e, come budget di investimenti, in linea con quello brasiliano e della Championship (27,78 milioni). Con 476 milioni, la Premier risulta invece la più ricca. 

Sono mancati i soldi, dicevamo, ma soprattutto le idee e le strategie, in un mese che avrebbe potuto modificare gli equilibri scudetto. Alla fine ne esce rafforzata la Juventus. I bianconeri hanno studiato una serie di manovre di disturbo, affinché il prezzo di Politano potesse salire con il passare dei giorni. Così, ieri il Napoli si è spinto fino a 28 milioni di euro più 1 di bonus e il prestito di Ounas, con l’inserimento del cartellino di Farias, girato direttamente dal Cagliari. Ma l’incastro intavolato, che avrebbe coinvolto tre società e tre giocatori, non si è realizzato, proprio per la valutazione finale del brasiliano. C’era discrepanza. E i tempi erano troppi stretti per firmare le carte di un’operazione condotta dal Sassuolo con il freno a mano tirato. Del resto, la società emiliana non è mai stata così convinta di cedere il classe ’93, nonostante il pressing dell’agente Davide Lippi. «L’affare è saltato perché è mancato l’accordo tra club», le parole del procuratore, mentre lasciava, sconsolato, l’hotel Melià, dopo ore di trattative nella stanza 121, quartier generale del Napoli. Voleva realizzare il sogno del suo assistito. Il desiderio di un giocatore che adora Maradona e che pure ieri, in lacrime, aveva chiesto al patron Squinzi di essere ceduto.
 

From: Il Mattino.

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