Napoli, lo scudetto del cuore con una dedica speciale a Ghoulam


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Una risposta alla Juve e alla sfortuna da grandi, grandissimi. Bravo Napoli, lo scudeto del cuore è già suo. Ha ribaltato con il coraggio la partita contro la Lazio, in vantaggio dopo tre minuti, trascinato in questo rimonta dall’orgoglio e da quel delicato pensiero per quel compagno, Ghoulam, finito per la seconda volta in tre mesi sotto i ferri di un chirurgo. Espressione altissima di questa squadra, tornata dopo ventiquatt’ore al comando della classifica, capitan Insigne. che nell’intervallo ha preso la fascia da Hamsik e ha guidato l’assalto di un gruppo che Sarri aveva rimotivato e risistemato in campo dopo un incerto avvio, inserendo Zielinski e ricevendo più spint dagli esterni.

La prodezza di Callejon, che servito da Jorginho ha colpito con freddezza a due minuti dalla fine del primo tempo, ha messo in equilibrio una partita che era stata subito in salita per il Napoli. Lazio in vantaggio dopo tre minuti, con quel pallone che avrebbe dovuto essere respinto dalla difesa e che invece è scivolato alle spalle di Reina non reattivo, e poi brava a chiudere tutti gli spazi, con mezzi più o meno consentiti. Molti falli, quelli cosiddetti tattici, per bloccare gli azzurri non sanzionati dall’arbitro Banti, che ha incredibilmente tirato fuori il primo cartellino giallo al 43′, poco prima del gol del pareggio. Aveva precedentemente ignorato la gomitata di Wallace a Mertens in area. Ricorrendo al Var avrebbe magari scoperto che quell’intervento era da punire con il rigore. Il suo collega Guida aveva fatto lo stesso a Firenze, nel primo tempo di Fiorentina-Juve, fidandosi degli arbitri in regia e cancellando il rigore assegnato ai viola per un fuorigioco, invece inesistente perché il pallone era stato intenzionalmente toccato da Alex Sandro verso Benassi. Negli ambienti del tifo juventino si erano ascoltate lamentele per la designazione di Guida, napoletano di Torre Annunziata. Si potrebbe ricordare che Banti è di Livorno, concittadino e ottimo conoscente di Allegri, però il punto non è questo. La cultura del sospetto non porta da nessuna parte, invece ci sono due contestazioni da muovere all’arbitro di Napoli-Lazio: non aver usufruito del Var in una circostanza perlomeno dubbia (il fallo di Wallace) e non aver punito subito le scorrettezze dei biancocelesti, al punto che in più di un’occasione la partita ha rischiato di accendersi e non sotto l’aspetto tecnico.
 

From: Il Mattino.

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