L’andata vale sempre di più del 50 per cento della qualificazione. È un Napoli in emergenza quello che si prepara ad affrontare il Lipsia per i sedicesimi di Europa League: per Sarri, il primo turno a eliminazione diretta dopo la fase a gironi è una specie di maledizione visto che nel 2016 è stato eliminato dal Villarreal (in EuroLeague) e l’anno scorso dal Real Madrid.
La copertina è per i giovani azzurri che andranno in campo tutti assieme: da Diawara (classe ‘97) a Ounas (‘96), da Rog (‘95) a Zielinski (‘94). È il Napoli dei fanciulli, quello va alla sfida dell’Europa League, la coppa più piccola. Sarri è uno che non dà molto volentieri spazio ai ragazzi, ne avrebbe fatto volentieri a meno anche questa volta ma la formazione la può fare chiunque, visti gli acciacchi e i vari impedimenti. Certo, Sarri è consapevole che contro la seconda della Bundesliga, l’eccessiva gioventù può giocare brutti scherzi. Ma non può decidere altrimenti. E allora, magari anche per compensare o perché a certe cose tiene in maniera particolare, a scendere in campo tra i pali sarà Reina. Insegue il record di presenze nelle coppe europee e con la gara di domani può arrampicarsi a quota 164 gare, staccando Seedorf e portandosi a 12 partite dal primatista assoluta, Iker Casillas (176 match internazionali). E quindi, Sepe dovrebbe fare un passo a lato, nonostante la voglia matta del portiere di Torre del Greco che in ogni caso tanto bene ha fatto nelle tre partite in cui è sceso in campo.
Non solo Reina: c’è anche un altro “anziano” tra i titolari attesi, ovvero Maggio. In difesa c’è emergenza perché Chiriches starà fermo almeno tre settimane e Albiol non verrà certo rischiato tenendo conto che dopo tre giorni c’è la Spal. E stessa cosa per Rui: non ha ancora la forza per giocare ogni tre giorni. Quindi, facile prevedere una linea a quattro con Maggio, Tonelli, Koulibaly e Hysaj. A centrocampo, non è esclusa la convocazione di Hamsik. Ma in ogni caso anche per il capitano ci sarà un inizio in panchina. Poi magari ci sarà spazio per la staffetta nella ripresa, ma la linea mediana del Napoli avrà una media di 22 anni: Rog, Diawara e Zielinski. Diciamo che dei tre, l’unico che non ha ancora la certezza di giocare è il croato perché Allan è al top della condizione. Milik non verrà convocato: non è il caso di correre rischi. Gli avversari sono molto temuti e ieri i punti-forti sono stati mostrati in video da Sarri. Una squadra senza storia, il prodotto dell’operazione condotta dall’imprenditore austriaco Dietrich Mateschitz, il signor Red Bull, che ha fatto shopping nel calcio nel 2009 pescando nell’ex Ddr.
Non ci sarà Mertens squalificato e il tridente sarà inedito perché Insigne è chiamato al tour de force: se Ounas ha già giocato con Callejon prima punta (nelle due gare di Coppa Italia), mai è successo al fantasista di Frattamaggiore. Perché con l’Udinese una volta ha giocato Giaccherini e l’altra Zielinski. Che stavolta va arretrato nella linea mediana, al posto di Hamsik, dove ha fatto faville nella gara con la Lazio. Insomma Napoli-2 o Napoli-bis, Sarri vuole contro il Lipsia lo stesso atteggiamento di sempre: per schiuderla bisognerà lavorare bene e di buona lena, evitando staticità di palla e di gambe. Spostare in fretta la palla, senza cullarla tra le scarpe, significa poter attaccare i lati scoperti impedendo alla difesa di Hasenhuttl di posizionarsi. In quegli spazi dovranno infilarsi Zielinski e Rog, scelto appunto per il suo istinto di incursore e perché la noia del giovedì magari loro potrebbero non conoscerla. Al contrario dei tifosi azzurri: a ieri 10mila biglietti venduti. Hamsik parlando a un portale tedesco è stato chiaro: «Vogliamo arrivare più in alto possibile anche in Europa. Il duello con la Juventus? Ha una rosa che vale 600 milioni non possiamo paragonarci a loro, ma allo scudetto crediamo. Gran parte dei nostri giocatori non ha vinto molto rispetto alla Juve, ma forse proprio per questo abbiamo più possibilità di vincere perché abbiamo più fame di conquistare il titolo». Stasera la squadra non farà il ritiro.
From: Il Mattino.