Si colora di giallorosso il classico napoletano. La spunta la Canottieri in una Scandone gremita e festante, che apprezza lo spettacolo e parteggia visibilmente e rumorosamente, applaudendo e fischiando ogni singola azione dell’incontro. Dovrebbe essere sempre così il sabato pomeriggio nell’arena clorata di Fuorigrotta. Una battaglia infinita la stracittadina all’ombra del Vesuvio, che stuzzica anche l’interesse del bicampione olimpico di canottaggio Davide Tizzano, presente in tribuna con suo figlio Giuseppe, e richiama tanti curiosi sulle gradinate, come il piccolo Umberto, tifosissimo di Insigne e del Napoli, con indosso la maglia dei suoi beniamini. I terribili ragazzi del Molosiglio strappano ai cugini di Mergellina tre punti pesanti, scavalcano in griglia l’Ortigia e si acquartierano al quarto posto in coabitazione con il Savona. Immenso, grintoso e mai domo, il Posillipo paga la sua foga agonistica, perde gli uomini chiave, il centroboa Marziali, capitan Saccoia e l’attaccante Mattiello, consegnando di fatto l’ultimo quarto alla razionalità canottierina che prevale nell’arco del match. Difficile e non impeccabile la conduzione della coppia arbitrale Paoletti e Petronilli di Roma, «non in grado di comandare tensioni così forti».
From: Il Mattino.