A memoria d’uomo, sono rarissime le occasioni in cui Dio decide di manifestarsi apertamente agli uomini come per dire Sì uagliù, il libero arbitrio, la volontà, l’autodeterminazione e però qua la pazziella l’agg mis in mezzo io e quindi se permettete ogni tanto decido io quello dobbiamo fare. È successo, che ne so, quando Mosè stava un poco in difficoltà per questo fatto che il Faraone lo voleva uccidere e davanti a lui invece del casello dell’autostrada ci stava il Mar Rosso. Oppure, quando con un grandissimo coup de théâtre Gesù Cristo sorprese tutti quelli che stavano piangendo sulla sua tomba e se ne andò a fare una camminata ncopp a spiaggia. E poi ieri, quando la vittoria del Napoli cinque a zero sul Cagliari ha dimostrato chiaramente che a far sospendere Juve-Atalanta domenica pomeriggio, e a non far giocare dunque i bianconeri di Allegri contro le undici sagome di cartone a forma di tesserati dell’Atalanta messi in campo da Gasperini, non è stato il gelo o la tempesta di neve ma il Padreterno in persona che essendo giustappunto onnisciente già sapeva che il giorno dopo avrebbe potuto assistere a una dio di partita di calcio e dunque perché rovinarsi l’appetito? E così niente partita e niente spettacoli osceni.
Come presagiva l’Onnipotente, invece, lo spettacolo andato in scena ieri a Cagliari è stato qualcosa che va ben al di là delle umane aspettative. Innanzitutto cinque gol azzurri, uno più bello dell’altro. Prima la rasoiata di Callejon dopo un’azione epica di Allan, poi la spizzata cazzimmosa di Mertens su assist di Hysaj, poi la seggiata imperiale di Hamsik, e ancora, il rigore realizzato magistralmente da Insigne e infine la punizione superba, incredibilmente prodigiosa, di Mario Rui. Una partita meravigliosa che consegna al Napoli il record della decima vittoria consecutiva e la possibilità di rispondere in un solo colpo a due interlocutori speciali. Il primo è Beppe Bergomi. Domenica sera, in diretta televisiva e dunque non da solo a casa sua ma davanti a tutti, così, senza scuorno, aveva detto che la squadra che gioca il calcio più bello d’Italia è il Milan. Sissignore. Il Milan! Il secondo è Cragno, il portiere del Cagliari, che prima della partita aveva dichiarato pubblicamente e candidamente di voler fare proprio contro il Napoli un grande favore alla Juve. Ebbene, a tutt’e due, con la straripante vittoria di ieri, oltre a dare lezioni di calcio il Napoli ha dato pure lezioni di buona creanza. E a Cragno cinque palloni. Mica male no?
From: Il Mattino.