Il portiere: «Le voci girano ma ora penso alla Spal e alla salvezza. La successione di Buffon? Ci sono anch’io»
FERRARA – C’è tanto di Alex Meret nella Spal che si è rilanciata alimentando le speranze di salvezza. Centimetri 193 per 83 chili, classe 1997, protagonista a Ferrara nella scalata alla Serie A e poi da gennaio quando si è lasciato alle spalle tutti i guai fisici. Si parla parecchio di lui, anche dopo l’ultimo pareggio nello scontro diretto col Sassuolo che l’ha visto respingere un rigore a Politano sul finire del primo tempo.
Il solito dilemma: è il portiere che para il rigore o il giocatore che lo sbaglia?
«Un po’ tutti e due. Incidono la bravura e la fortuna del portiere, ma anche il giocatore se non calcia angolato com’è successo domenica scorsa con Politano. E’ più facile parare se il tiro è a mezz’altezza».
Lei studia i rigoristi e si esercita?
«La sera prima della partita si guardano i video per analizzare i rigoristi. Poi si fa di tutto per mettere in pratica il lavoro sul campo e lo studio delle situazioni» .
Con il Sassuolo ha ipnotizzato Politano o ha intuito dove avrebbe tirato?
«Avevo visto che i suoi ultimi due rigori erano stati calciati lì. Ho provato ad anticipare la parata ed è andata bene».
Higuain e Dybala ogni tanto fanno cilecca…
«Speriamo che sabato sera non ce ne sia bisogno. Preferisco che nessuno dei due vada sul dischetto per non correre rischi. Sono giocatori che raramente non approfittano dei rigori».
Contro la Juve è pronto a parare il possibile ed eventualmente l’impossibile?
«Cerco di fare del mio meglio in ogni partita. Sarebbe il massimo non prendere gol per me e la squadra. Non sarà semplice, ci stiamo allenando duramente per limitarli al meglio delle possibilità»
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Sa che il Napoli ha un debole per lei?
«Le notizie e certe voci arrivano. Mi fa piacere essere preso in considerazione, specie trattandosi di un club così importante. Oggi ho in testa solo la Spal, il futuro si vedrà».
A Udine intanto ha conosciuto Allan e Zielinski, giusto?
«Li ho conosciuti e li ho rivisti con piacere quando siamo andati a Napoli. Ci ho parlato per sapere di loro, niente di più».
From: Corriere Dello Sport.