De Laurentiis si è improvvisamente interrogato sulla voglia
di rischiare di Sarri. Ma c’è un solo rischio che il
Napoli non deve correre ed è che si interrompa il fortunato
sodalizio tra il presidente e l’allenatore, cominciato nella
primavera di tre anni fa, dopo il congedo di Benitez. Sembrò
una scommessa del produttore, perché il 56enne tecnico aveva
una sola esperienza in serie A, peraltro in provincia. Non era
tale. Ma una volta che Sarri, attraverso il gioco e il lavoro,
ha dato un’identità al Napoli sarebbe sbagliato fare
un’ulteriore scommessa perché c’è il
rischio di perderla. De Laurentiis si vanta di avere un rapporto di
fedeltà con i suoi collaboratori e tale deve continuare ad
essere quello con il tecnico che ha portato gli azzurri fino al
primo posto ed è in corsa per riportare lo scudetto in
città, dopo 28 anni.
Certo, c’è una clausola rescissoria: ma quanti club
possono permettersi di pagare 8 milioni per svincolare il tecnico
dall’impegno col Napoli? Peraltro Sarri, dopo
l’ennesimo premio ricevuto, disse una settimana fa: «La
clausola per me non ha alcun peso: quello che conta è il
progetto». Ecco, è il progetto che non deve essere un
rischio ma un programma chiaro sempre nell’ottica di quel
miglioramento che De Laurentiis ha assicurato alla società
da quando l’ha acquistata, arrivando a cinque partecipazioni
in Champions League (con la prossima).
From: Il Mattino.