La spinta dei 40mila del San Paolo al Napoli nella partita da non
fallire per tenere viva la corsa scudetto in vista dello scontro
diretto di domenica a Torino contro la Juventus. E la spinta di
Milik, titolare dopo sette mesi, la carta che Sarri stavolta
intende giocarsi dal primo minuto per sfondare il bunker Udinese.
Il polacco sta bene, si è ripreso alla grande
dall’operazione al legamento crociato che l’ha tenuto fuori
per cinque mesi: al Meazza contro il Milan ha avuto la grande
chance in pieno recupero ma si è imbattuto in un Donnarumma
super.
Novità Milik. Sarà lui il centravanti, Mertens parte
dalla panchina: il belga stanco e diffidato, con il rischio in caso
di giallo di saltare la Juventus, potrebbe entrare in corso
d’opera visto che Milik ha poco più di un’ora nelle
gambe (ma il tecnico toscano potrebbe anche pensare a cambi diversi
con lo spostamento di Callejon centravanti). L’arma in
più per questo finale di stagione, un attaccante con
caratteristiche diverse rispetto a tutti quanti gli altri azzurri
che potrà consentire di variare il copione classico palla a
terra con i cross dal fondo. Il Napoli troverà infatti un
avversario chiuso che si affiderà alle ripartenze:
l’Udinese è in una serie nera di nove sconfitte
consecutive e Oddo rischia la panchina nel caso di altro risultato
negativo. Gli azzurri nelle ultime due partite al San Paolo hanno
fatto una grande fatica a piegare Genoa e Chievo Verona e ci sono
riusciti soltanto nel finale: contro i rossoblù è
stato decisivo un colpo di testa di Albiol, contro la squadra di
Maran il break vincente è scattato proprio con il colpo di
testa di Milik prima del 2-1 in pieno recupero di Diawara.
From: Il Mattino.