Giampiero Mughini si pente.


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 Giampiero Mughini.Giampiero Mughini

Giampiero Mughini si pente.

Ricordiamo come lo pseudo intellettuale, una settimana fa polemizzò nella trasmissione Tiki Taka di Italia 1 sulla visita di Maradona a Napoli. In quella occasione accusò la città di avere poche identità proprie. A distanza di una settimana Mughini ha provato a rimediare nel corso della stessa trasmissione.

Queste le sue parole: “Napoli è una città che è una delle grandi capitali della storia occidentale, qualsiasi analfabeta lo sa. Il fatto era che la città di Napoli aveva celebrato come momento sacro della sua identità, la divina avventura calcistica di un grande campione argentino. E lo ha fatto al San Carlo. Mi è sembrato che in un certo senso abbia dato torto a se stessa. Io nel mio computer ho pochissimi cd che sento abitualmente. Uno di questi cd è di Enzo Avitabile che è un maestro del Jazz italiano. Considero Raffale La Capria uno dei più grandi scrittori contemporanei. La musica di Pino Daniele ed il teatro dei fratelli De Filippo. La biblioteca di Benedetto Croce dove sta? Ad Amburgo?”.
Stento a credere che una persona che ha fatto della parole, scritte e pronunciate, la propria ragione di vita, possa sbagliare nell’esprimere un concetto.

Sono maggiormente propenso a pensare alla malafede.

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