Napoli, Sarri non scioglie le riserve e il Chelsea torna alla carica


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La vigilia più lunga per Sarri, un weekend decisivo per la
corsa scudetto: la Juve gioca stasera con l’Inter, domani tocca
al Napoli a Firenze. Il momento clou della stagione, il tecnico
è concentratissimo sulla partita del Franchi. Ma la
questione contratto resta calda. E, con il passare dei giorni, il
club comincia a pensare che Sarri potrebbe decidere di chiudere il
rapporto cominciato tre anni fa, quando De Laurentiis lo
chiamò da Empoli per sostituire Benitez. Nell’entourage
ci si va convincendo che il silenzio possa preludere all’addio.
Nelle scorse settimane, peraltro, era già arrivata la
notizia della disdetta del contratto di casa. Ecco perché,
in attesa del colloquio con il tecnico (vincolato fino al 2020 ma
con una clausola rescissoria da 8 milioni valida fino al 31
maggio), il Napoli si starebbe guardando intorno per non farsi
trovare spiazzato nel caso si interrompa il sodalizio che ha
portato gli azzurri a tre qualificazioni Champions e li tiene
più che mai in corsa per lo scudetto a quattro giornate
dalla fine.

Il pericolo è rappresentato dall’offensiva di qualche
club estero. Il nome di Sarri è stato accostato al Chelsea e
lo staff di Abramovich continua a valutare attentamente il suo
profilo per il dopo Conte: è piaciuto molto il lavoro svolto
a Napoli. Si è liberata la panchina del Psg dopo l’addio
di Emery. Un altro club francese che potrebbe muoversi per Sarri,
versando la clausola rescissoria di 8 milioni, è il Monaco,
mossa che farebbe in caso di addio di Jardim. Un altro ancora
è lo Zenit, in Russia.

From: Il Mattino.

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