Motivazioni, mercato, gestione della rosa, obiettivi chiari: mercoledì o giovedì il primo colloquio tra tecnico e società
ROMA – Cos’è un contratto, se non un’emozione da condividere? Perché i soldi, e si sa, mica sono tutto nella vita! E allora c’è bisogno d’altro, mercoledì (o giovedì), quando cominceranno ad alzarsi le prime fumate, impossibile da decodificare adesso che nel 50% di possibilità che Sarri resti c’è pure scritto il 50% del suo senso di disorientamento. E allora: ci sarà da guardarsi in faccia, occhi negli occhi, e dirsi qualsiasi cosa e senza negarsi nulla, stavolta senza la necessità che ci siano microfoni a far da diffusori; e non esisteranno strategie economiche, non è un centesimo in più che sposta, a quei livelli; né bisognerà riparare con qualche paracadute. Il contratto per Sarri e per De Laurentiis, per entrambi, non saprà di convenienza estrema ma d’empatia: bisognerà che l’uno e l’altro, nel dialogo magari anche convulso, sentano d’essere partecipi del Progetto, lo avvertano nelle forme e nelle dimensioni, lo smontino e lo ricostruiscano, lo modellino a immagine e somiglianza, ricordando ciò ch’è stato, attraverso la complice partecipazione di Andrea Chiavelli, l’ad, e Cristiano Giuntoli, il ds.
AMBIZIONI – Ciò che Sarri dovrà dire a se stesso, innanzitutto, è quel che sta avvertendo ora, dopo che il San Paolo gli si è schierato al fianco, soffiandogli addosso tutto l’amore che sente, e quel che la squadra gli ha bisbigliato: «E io devo avere il 101% per ricambiare». C’è un uomo combattuto, adesso: sa che qui c’è un Paradiso e che però nel calcio esiste il rischio che il vento cambi, complici i risultati, e trascini nel Purgatorio. E quindi: si partirà dal mercato, in linea con le potenzialità economiche del club ma proiettato verso le umanissime aspirazioni; e si continuerà con il Centro Sportivo, da abbellire e da arricchire; e si atterrerà sulla comunicazione esterna, cioé il messaggio chiarissimo da trasmettere alla gente, sugli obiettivi.
From: Corriere Dello Sport.