Nell’immaginario collettivo, Rafael Cabral Barbosa resterà il portiere di Doha. Quella la notte indimenticabile per i tifosi e per il brasiliano, quando con le sue parate ha potuto regalare al club che l’ha ospitato nell’ultimo quinquennio una Supercoppa italiana che mancava da anni ed è ad oggi l’ultimo trofeo nella bacheca azzurra. «Questa settimana ho rivisto quei rigori, mi è venuta la pelle d’oca. Ho parato solo i rigori che non avevamo studiato, l’ho sentito nel cuore quel rigore di Padoin. È stata una serata indimenticabile che porterò nel cuore tutta la vita». Ma Rafael è anche stato simbolo di uno spogliatoio che è cresciuto e cambiato tanto, mai una parola fuori posta nonostante le tante panchine collezionate.
Arrivato con Rafa Benitez, il futuro del portiere brasiliano è ormai lontano dalla città. «Ho vissuto cinque anni eccezionali. Ho conosciuto tante persone, tanti amici, ho lavorato con grandi compagni ed imparato tantissimo qui. Non dimenticherò mai Napoli. Sono arrivato qui solo con mia moglie, vado via con una figlia napoletana e qui mi sentirò sempre a casa», ha detto ai microfoni di Radio Kiss Kiss. «Ho deciso di andare via insieme alla mia famiglia, resterò in Italia o in Europa. Ringrazio tutta la società per quanto fatto negli ultimi anni, soprattutto quando mi infortunai: fu un problema delicato, ma una volta rientrato mi servì del tempo per tornare al massimo. Ho sempre lavorato tanto, spiace non aver avuto la possibilità di mostrare ancora il mio valore, ogni volta che sono andato in campo ho sempre dato il massimo. Vado via senza rimpianti nessuno potrà cancellare quello che abbiamo fatto qui».
La corsa scudetto non è andata a buon fine, ma il futuro azzurro può essere comunque brillante. «Siamo rimasti tutti un anno fa per inseguire un sogno. Ci siamo andati vicinissimo, purtroppo non ci siamo riusciti. Ma il rammarico non c’è, abbiamo dato sempre tutto, ogni giorno ed ogni gara. Alla fine è andata così, ma secondo me restiamo con la testa alta e mi auguro che il prossimo anno sia ancora meglio. Nel calcio non si sa mai cosa può accadere, ma se questa squadra resta potrà giocarsi ancora lo scudetto, posso solo immaginare quello che succederà in città», ha continuato Rafael. Per il brasiliano, questa squadra non può fare a meno del suo condottiero in panchina. «Sarri capisce tanto di calcio, vive di quello, è un allenatore ideale per qualsiasi squadra, il migliore che abbia mai avuto. Non so dove giocherò ora, ma Napoli e i suoi tifosi avranno sempre un posto nel mio cuore».
From: Il Mattino.