Napoli, ecco il piano di Ancelotti: conferma top player per lo scudetto


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Quelle parole devono essere state musica per le orecchie di De
Laurentiis. In uno degli ultimi colloqui telefonici con il suo
futuro presidente, prima della cena romana di sei giorni fa in via
XXIV Maggio, Ancelotti aveva elogiato l’interea rosa del
Napoli. Comprese quelle riserve trascurate da Sarri, uno dei punti
chiave dell’attacco mosso del patron a Maurizio a due giorni
dalla partita contro il Torino. Fu allora che la rottura venne
ufficializzata e si capì che il club stava andando oltre
Maurizio. Una rosa di valore, compresi Zielinski, Rog, Diawara,
forse anche Maksimovic, che nelle ultime stagioni ha giocato con il
contagocce ed è stato costretto ad emigrare temporaneamente
a Mosca.

Mister Champions, uno che ha allenato i migliori al mondo, ha una
certezza: il Napoli è molto forte, nel suo complesso, al di
là del secondo posto e dei 91 punti che lo hanno portato a
un passo dal sogno. Ed è questa certezza che lo ha spinto ad
accettare la proposta di De Laurentiis, con un triennale che nella
stagione 2018-2019 dovrà spingere il Napoli – è
questa l’aspirazione di Carlo – ad andare al di là della
fase a gironi di Champions League (Sarri vi era riuscito nel 2017
sbattendo contro il muro del Real Madrid, poi vincitore del trofeo)
e a conquistare lo scudetto. «Uno come lui non viene per far
bene ma per vincere», ha detto Demetrio Albertini, l’ex
centrocampista del Milan e della Nazionale che conosce bene
Ancelotti, nell’intervista di sabato scorso al Mattino.

L’allenatore non ha chiesto fuoriclasse a De Laurentiis, ma la
conferma degli uomini più importanti di questo organico che
considera eccellente, a cominciare da Koulibaly, che tra i suoi
corteggiatori ha Chelsea e Barcellona, e da Insigne, che è
ufficiosamente seguito da uno scaltro operatore di mercato come
Raiola, abile a tessere trattative per i suoi assistiti a
prescindere dal club. Ecco, resistere ad allettanti proposte
economiche e confermare i pezzi pregiati dev’essere il vero
sforzo da fare sul mercato secondo Ancelotti, fiducioso che alle
partenze di azzurri che sono stati protagonisti dell’ultimo
quinquennio (ad esempio Callejon e Mertens, che sono arrivati
stremati agli ultimi due mesi della stagione perché non
hanno tirato mai il fiato) e hanno contratti con clausole
rescissorie si possa rimediare. Peraltro, ci sono risorse di
qualità in panchina: è il caso di Zielinski (piace
molto al nuovo tecnico azzurro) e Diawara, i due giovani
centrocampisti che nelle ultime stagioni hanno già
sostituito Hamsik e Jorginho, indicati tra i possibili
partenti.

From: Il Mattino.

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