Sì, Verdi ha detto sì. Stavolta non ci saranno
telefonate che gli faranno venire il magone e il sospetto di essere
trattato da rincalzo al Napoli. Verdi ha detto di sì
all’offerta di un contratto da 5 anni a circa 2 milioni di euro
all’anno con il club azzurro più una serie di bonus
legati alle presenze e ai gol. E stavolta non avrà
ripensamenti o tentennamenti o mal di pancia legati alla fidanzata
che invece potrebbe restare a Bologna. Il suo agente Giovanni
Branchini ha alzato un muro anche dinnanzi all’ultimo assalto
dell’Inter, che pure era tra le concause dei suoi dubbi
invernali: d’altronde, è o non è Branchini pure
il procuratore di Carlo Ancelotti? Dunque, ecco che il sì
è arrivato. E ci mancherebbe pure. Dalla serie: dove eravamo
rimasti? Ah, certo a Verdi che aveva rifiutato a gennaio il Napoli
dopo che tutto era fatto ma poi arrivò quella chiamata di
Sarri che gli avrebbe fatto tirare il freno a mano. E allora,
stavolta questi dubbi non ci sono, perché la policy
ancelottiana garantisce turnover e presenze per tutti. Ovviamente
quelli che lo meritano.
Il primo colpo, dunque, è Verdi. Cartellino che già a
gennaio era stato valutato 22 milioni di euro, più tre
milioni che il Bologna intascherà come parte variabile.
Pagamento in due anni, senza inserimento di contropartite tecniche:
certo, il ds dei felsinei, Riccardo Bigon ha già anche
parlato di Inglese e pure di Ciciretti, ma queste trattativa
arriveranno in un secondo momento. Anche perché l’ex
Chievo, secondo le disposizione di Ancelotti, potrebbe partire per
il ritiro.
Il vero calvario è quello della scelta del successore di
Pepe Reina. Il Napoli deve fare in fretta a fare le sue scelte,
perché difficilmente durante il mese del Mondiale si
riuscirà poi a contattare i vari Rui Patricio, Leno e Areola
che sembrano, alla fine della fiera, i tre contendenti al ruolo di
erede dello spagnolo. Rui Patricio era il prediletto di De
Laurentiis tant’è che a inizio aprile, di ritorno da Los
Angeles, il presidente fece scalo in Portogallo proprio per
chiudere l’operazione. Accordo con il lusitano e anche con lo
Sporting Lisbona. Poi la rottura tra Rui Patricio e il suo club
hanno aperto alla possibilità di un trasferimento a costo
zero. Da qui l’attesa. L’arrivo di re Carlo ha cambiato lo
scenario, perché il tecnico emiliano vorrebbe Alphonse
Areola, il portiere di origini filippine del Psg: non semplice
strapparlo ad Al Thani ma Ancelotti ci sta provando. E infine
l’eterno Leno, la cui trattativa resta in piedi perché
gli intermediari continuano a soffiare sul fuoco. Chiaro che o si
chiude entro pochi giorni o se ne parla dopo il Mondiale in Russia,
perché i tre preferiranno concentrarsi sul Portogallo,
Francia e Germania.
From: Il Mattino.