Il Napoli esporta subito la sua Grande Bellezza anche al Mondiale.
«Sensational goal» ha immediatamente twittato Gary
Lineker, uno che di reti se ne intende. Che prodezza straordinaria
quella di Dries Mertens contro Panama: un esplosivo diagonale di
collo destro, colpito pieno, al volo, su una respinta aerea dalla
difesa avversaria, prima che il pallone ricadesse a terra. Da
stropicciarsi gli occhi. «Non so nemmeno come ho fatto.
Voglio riguardarlo questo gol. Ho visto arrivare il pallone e ho
tirato, forse chiudendo gli occhi», le sue prime parole a
caldo, a cui è seguito un tweet a proposito dei capelli
più chiari («I biondi si divertono di
più»).
Il Belgio non è solo Mertens, ma ormai non c’è
Belgio senza Mertens. A diventare titolare indiscusso della
nazionale non è Dries, ma Ciro Mertens. Perché senza
Sarri, senza i suoi insegnamenti, senza l’esperienza
formativa nel ruolo per lui anomalo di centravanti, senza i
progressi nel modo di stare in campo e nei tempi di gioco, senza la
fiducia che lo ha portato a garantirsi una superiore
continuità di rendimento, probabilmente Mertens non sarebbe
riuscito a diventare insostituibile e addirittura da ieri a
scrivere una piccola pagina di storia calcistica del suo Paese. Per
quel che conta, è infatti diventato il primo giocatore del
Belgio a segnare in due Mondiali differenti dai tempi di Wilmots
(1998 e 2002).
From: Il Mattino.