«Napoli, serve anche Meret: da prendere e valorizzare»


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Con Luca Marchegiani, la porta era in mani sicure. Tra scudetto e
coppe conquistate con le maglie di Torino e Lazio ha collezionato
anche tante presenze con la Nazionale. Oggi, osserva il calcio da
opinionista per Sky Sport, e nel tempo libero fa il papà di
Gabriele, portiere anche lui e negli ultimi due anni cresciuto alle
spalle di Alex Meret, uno dei nomi più spesso accostati alla
porta del Napoli per il ruolo di erede di Reina.

Lei che lo ha seguito da vicino, cosa pensa di
Meret?

«È un portiere molto bravo, non a caso titolare della
Nazionale Under 21».

E soprattutto è giovane.
«Non è detto che questo sia un difetto».

Ovvero?
«Ha bisogno di un po’ di pazienza e va anche aspettato,
però sono sicuro che i frutti si vedranno perché
è uno dei più interessanti che ci sono nel nostro
panorama. Se un club grande come il Napoli dovesse investire su un
giovane, farebbe benissimo a farlo su uno come lui».

Come lo vedrebbe in azzurro?
«Se vogliono partire per vincere il campionato subito
è chiaro che ha bisogno che in tutti i ruoli ci siano
già delle certezze».

Altrimenti?
«Se con Ancelotti si vuole aprire un nuovo ciclo e magari
l’obiettivo dello scudetto non è immediato ma a media
scadenza, allora a questo punto credo che Meret potrebbe essere il
portiere ideale del Napoli per i prossimi 15 anni. Non ho nessun
dubbio dal punto di vista delle qualità perché sono
tante».

Si spieghi.
«Meret è un portiere completo: copre molto bene la
porta, ha una scuola di base di alto livello ed è
tranquillo, nel senso che gestisce bene le situazioni».

Difetti?
«Si deve strutturare sotto l’aspetto fisico e del peso
nella squadra».

Cioè?
«Parlo della personalità. Il Napoli aveva Reina che
è tra i migliori al mondo sotto questo punto di vista. E non
si può pretendere questo da Meret, bisogna dargli il tempo
di sviluppare queste caratteristiche».

Lei che tipo di portiere consiglierebbe al
Napoli?

«Bisogna prendere un profilo di qualità e di
prospettiva, senza pretendere da subito un giocatore
dell’esperienza di Reina».

Un nome?
«Tra i portieri italiani quello più pronto per
carattere e personalità è Perin, ma l’ha preso
già la Juve».

From: Il Mattino.

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