Da Cavani a Di Maria il Napoli lancia la «caccia alla bufala»: bufera


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Un sondaggio destinato a far discutere. «Vero o falso», la rubrica radiofonica di «critica» alle notizie di mercato, inaugurata oggi da Aurelio De Laurentiis, ha già creato più di un mugugno. Il presidente del Napoli è stato protagonista nel pomeriggio di oggi in un rapido scambio di battute sulle frequenze di Radio Kiss Kiss, puntando il dito contro le varie notizie di mercato (ma non solo) pubblicate negli ultimi giorni da quotidiani cartacei e testate online.

Dura la reazione dei protagonisti dall’altra parte del banco. Tante le proteste delle testate e dei giornalisti che hanno subito fatto sentire la propria voce alla società azzurra per una «caduta di stile» che ha fatto preoccupare molti. Il Napoli, però, ha provato a sdrammatizzare con tanto di sondaggio per la «migliore bufala», un test a cui gli utenti twitter potevano rispondere dai loro account. Nonostante le intenzioni, probabilmente le migliori, con tanto di hashtag #StopFakeNews, la presa di posizione da parte del club azzurro non è piaciuta a nessuno. Non alla stampa né tantomeno ai tifosi. Nei commenti al post Twitter, infatti, tanti gli insulti arrivati all’indirizzo della società e dell’ideatore di tale trovata. 

L’ Ussi della Campania – Gruppo ‘Felice Scandone’ rileva che ciò che sta accadendo negli ultimi giorni in riferimento alle cronache che riguardano il Calcio Napoli va «assumendo sempre di più contorni inquietanti e irreali sui quali è d’obbligo fare alcune considerazioni, nonché avanzare un appello al buonsenso a tutte le componenti – Società e giornalisti – perché si sta realizzando un gioco al massacro che non serve a nessuno, tanto meno ai tifosi della squadra azzurra che sono il terminale e le vere vittime di certi comportamenti distorti». «È evidente e innegabile che negli ultimi giorni si è fatto particolarmente insistente, soprattutto in rete, un modo di fare giornalismo che è l’antitesi di quello corretto e professionalmente inappuntabile al quale si dovrebbe sempre ispirare il lavoro dei colleghi. Oggi, però, il Calcio Napoli ha alzato il tiro in maniera impropria ed eccessiva, alimentando critiche alla stampa in modo irrituale, inventando addirittura – complice anche il disinvolto e censurabile atteggiamento di una testata radiofonica e di un giornalista che si è prestato al gioco al massacro dei suoi stessi colleghi – un odioso giochino finalizzato a mettere alla berlina gli autori di alcune infelici uscite giornalistiche ma, assieme con essi anche il lavoro serio e responsabile – e dunque la credibilità – di un’intera categoria», si legge in una nota.

L’Ussi della Campania «respinge fermamente tale atteggiamento irridente e condanna senza tentennamenti chi, come il Calcio Napoli e il giornalista che si è prestato a questa messinscena, hanno leso in maniera insopportabile la dignità della stampa sportiva. L’ Ussi della Campania ha da tempo chiesto al Calcio Napoli un colloquio costante sui temi della correttezza e della deontologia professionale e sul rispetto reciproco nei rapporti tra le componenti, che dovrebbero sempre improntare le relazioni tra chi ‘producè le notizie e chi è chiamato a divulgarle. Questa richiesta è stata sempre disattesa. Oggi siamo addirittura arrivati al punto di dover sentire irridere e mettere alla berlina i giornalisti da parte del Calcio Napoli, anche e soprattutto perché la Società non ha mai saputo o voluto creare un dialogo, aprire una linea di credito con chi si fa garante di un modo di fare giornalismo serio e responsabile, accettandone la collaborazione finalizzata alla creazione di un rapporto sano e costruttivo».

Ciò detto, l’ Ussi della Campania ricorda a tutti, prosegue la nota «che esistono linee guida di condotta per i cronisti sportivi – sancite tra l’altro nel Testo unico dei doveri del giornalista e nel Decalogo di autodisciplina del giornalismo sportivo – alle quali chi è impegnato nel nostro mestiere non può sottrarsi. L’Ussi della Campana invita pertanto i colleghi a mantenere un comportamento professionale deontologicamente corretto e a evitare di diffondere notizie e informazioni destituite da qualsiasi fondamento, eventualmente al solo scopo di catturare consensi sui social media o contatti sulle pagine dei propri siti. Il giornalismo è una professione seria e gli operatori dell’informazione hanno una grande responsabilità sulle spalle. Le notizie vanno pubblicate solo se adeguatamente verificate attraverso le fonti ufficiali o quanto meno se vi è la certezza assoluta che fonti diverse da quelle ufficiali siano attendibili al di là di ogni ragionevole dubbio. Di qui l’appello al buonsenso e alla moderazione rivolto a tutti: ai giornalisti perché lavorino con serietà, professionalità e in maniera deontologicamente irreprensibile, al Calcio Napoli perché abbandoni la strada dell’ irrisione e dello scherno e faccia valere semmai le proprie ragioni attraverso strade più adeguate, senza rinunciare, o peggio rifiutare, un dialogo istituzionale costruttivo con l’ organismo di categoria».

From: Il Mattino.

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