Napoli, i terzini sfumano. E ora? Torna di moda l’ipotesi Darmian


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Inviato a Dimaro Folgarida

De Laurentiis adesso davvero non sa cosa fare. Ma non pare essere preoccupato, forse perché anche Ancelotti non ne fa una questione di vita o di morte: sulla questione terzino, però, il Napoli incassa un altro altolà. La ricerca dell’esterno difensivo piede destro, capace magari anche di giocare dalla parte opposta, la faccenda ha preso una brutta piega. Dopo i primi segnali incoraggianti di venerdì, infatti, lo staff sanitario ha preso atto che per Sabaly i timori erano fondati: ha una lesione al menisco e quindi non se ne fa nulla.

OCCASIONI SPRECATE
E adesso che fare? Chiaro che i più bravi, le prime e le seconde scelte non stanno a guardare e lo stallo rischia di trascinare il Napoli a pescare (se deciderà di farlo) davvero tra i rincalzi. Perché ieri in fretta e furia il club azzurro ha provato a ricucire i rapporti con Arias e ha scoperto che ormai è troppo tardi: andrà all’Atletico Madrid. E pensare che lunedì l’affare era chiuso, con Van Bommel, il tecnico del Psv che aveva candidamente ammesso che la società olandese aveva autorizzato il colombiano a trattare col Napoli. Ma d’improvviso il silenzio per Arias è stato assordante: e il terzino eletto miglior giocatore del campionato ci ha messo meno di 48 ore per trovare una nuova sistemazione. Andrà da Simeone.

UN GROVIGLIO
È stato ieri proprio De Laurentiis, nel consueto appuntamento a Radio Kiss Kiss, a dare l’annuncio: «Sabaly non viene al Napoli». Il presidente aveva avuto una specie di sesto senso quando aveva negato l’interessamento per il senegalese con passaporto francese proprio a causa del suo infortunio. Aveva anche negato le visite mediche che il Napoli aveva organizzato per toccare con mano la gamba acciaccata. Che si sono fatte venerdì, in un clima di depistaggi. Tant’è che in serata era trapelata la fumata grigia, nel senso che il guaio fisico non sembrava impedirne la trattativa. Ma ieri mattina il grigio si è trasformato in nero: anche se si tratterebbe di attendere un mese e mezzo, il Napoli non intende pagare 15 milioni per un calciatore che deve operarsi (perché Sabaly dovrà operarsi). Meglio andare oltre. E così, è arrivato l’ordine della ritirata. Niente Sabaly. E niente Arias «per la questione degli extracomunitari», ha spiegato ancora De Laurentiis. Appena sei giorni fa sembrava che il Napoli avesse sull’argomento terzino l’imbarazzo della scelta. Ma non è escluso che Giuntoli non abbia qualche asso nella manica.

E ADESSO?
«L’innamoramento» per Ochoa e per tutto quello che si porta dietro è ormai evidente ed è alla base del dietrofront per Arias. Il messicano spinge con lo Standard Liegi per approdare in Italia ma al momento la cifra offerta dal Napoli non ha convinto i belgi. Per De Laurentiis pare essere una priorità, nonostante Meret tra pochi giorni potrà di nuovo allenarsi e potrebbe anche rientrare con la Lazio. «Perché ho bisogno di qualcuno da affiancare al giovane portiere», ha detto. Ci sarebbe Karnezis ma evidentemente non basta. Spulciando i nomi dei terzini vengono fuori due big: Vrsaljko e Darmian. Il croato dell’Atletico Madrid – che il Napoli ha avuto in pugno a lungo nell’estate del 2015 – veleggia ora a un ingaggio di circa 3,5 milioni di euro netti all’anno. Troppi. L’ex granata, invece, può interessare ma solo in prestito. Formula che il Manchester United non gradisce. Quindi bisogna ancora aspettare perché il terzino vorrebbe lasciare la corte di Mou. Non serve essere degli oracoli per immaginare che questa situazione va risolta alla svelta. Tentativo anche per Lainer ma per il Salisburgo è troppo tardi perché non saprebbe con chi rimpiazzarlo. E in soccorso potrebbe arrivare proprio Ancelotti: se fosse per lui, il Napoli non prenderebbe nessuno. Lui una idea ce l’ha: Koulibaly. Sì, potrebbe spostare il senegalese sulla fascia in caso di necessità o per far tirare il fiato a uno dei titolari.

18 MILIONI
Tanto vale Alberto Grassi. «Né il Parma né il Cagliari arrivano a tanto, meglio che vada all’estero così matura pure», le parole del presidente azzurro. Che nega qualsiasi ipotesi di addio di Mertens e qualsiasi contatto col Psg per Di Maria. Diverso il discorso per Balotelli: «Ogni anno devo dire di no». Già, perché ogni anno Raiola è convinto che sia Napoli il luogo ideale per la rinascita da Supermario. Ma De Laurentiis non la pensa come lui.
 

From: Il Mattino.

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