Higuain al Milan, il Pipita dà un ultimatum alla Juventus


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Cristiano Ronaldo l’ha incrociato ieri per l’allenamento al centro sportivo la Continassa a Torino, la Juve ha puntato su di lui e il Pipita si è visto sbarrare la strada. Non c’è più spazio per Higuain in bianconero e il suo passaggio al Milan rappresenta la trattativa caldissima di queste ore di calciomercato. Restano però ancora dei nodi da sciogliere relativi alla formula del trasferimento e all’ingaggio del Pipita. «Tutto fatto per Higuain? Mica tanto», ha detto l’ad bianconero Marotta appena dopo essere uscito dagli uffici legali del Milan.

L’INCONTRO A MILANO
L’argentino si è allenato con Dolcetti, il secondo di Allegri, insieme ad altri reduci del Mondiale, tra i quali proprio Cr7: ieri pomeriggio a Casa Milan i dirigenti bianconeri Marotta e Paratici hanno incontrato Leonardo, il nuovo direttore generale rossonero, presente anche Nicolas Higuain, il fratello-manager del Pipita. Da mettere ancora a posto ancora alcuni aspetti economici per il sì definitivo dell’argentino all’operazione: la trattativa è collegata agli altri due incroci tra Juve e Milan, il ritorno di Bonucci in bianconero e il passaggio di Caldara in rossonero.

FORMULA E INGAGGIO
Un ruolo centrale nel nuovo progetto tecnico rossonero, una condizione basilare per poter dire sì, visto che il Pipita si è trovato chiuso in bianconero dopo due stagioni, l’ultima nella quale ha segnato gol decisivi. Ma c’è da risolvere l’aspetto economico legato al nuovo ingaggio: Gonzalo a Torino guadagna 7 milioni e mezzo e non scenderà al di sotto di questa cifra (se il Milan non lo coprirà in pieno, l’argentino chiede che la parte restante venga colmata dalla Juve). Trattativa che le due società stanno ancora mettendo a punto: la formula prospettata è il prestito (18 milioni) con diritto di riscatto fissato a 36 tra un anno (l’argentino preferirebbe l’obbligo di riscatto). Tutto, quindi, ruota intorno a Higuain, il suo passaggio al Milan sbloccherebbe l’altra doppia operazione tra le due società, quella di Bonucci e Caldara. Le parti si rivedranno per far quadrare il cerchio, bisognerà far convergere tutti gli aspetti: accordo tra i due club sulla formula del trasferimento, ingaggio al quale dovrà contribuire la Juve (una sorta di buonuscita dal club bianconero). E su questi punti c’è ancora da lavorare per chiudere il discorso in maniera positiva: in questo senso l’incontro di ieri non è bastato per risolvere i quesiti in merito alle richieste del Pipita.

LA PARABOLA
Tutto è cambiato in un attimo, Higuain si è ritrovato fuori dal progetto Juve che aveva puntato su di lui due anni fa investendo 90 milioni: l’argentino disse sì e lasciò il Napoli firmando con la rivale storica degli azzurri, una scelta che i suoi vecchi tifosi non gli hanno perdonato. Due stagioni con altrettanti scudetti conquistati ma senza alzare al cielo la Champions: Gonzalo è destinato a ripartire dal Milan (salvo sorprese) che giocherà l’Europa League e non parte con le stesse ambizioni della Juve. Ore decisive per l’argentino che ieri è arrivato per l’allenamento della Juve in auto con il centrocampista uruguaiano Bentancur e si è allenato con Ronaldo, Dybala, Cuadrado e Douglas Costa. Sui social, intanto, molti tifosi juventini hanno mostrato di non gradire il passaggio di Higuain al Milan e lo vedrebbero ancora volentieri in maglia bianconera. Ma l’arrivo di Cr7 ha cambiato gli scenari e il suo addio è ormai sempre più vicino.
 

From: Il Mattino.

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