In pole c’è sempre Ochoa, ma il belga e l’olandese piacciono
WOLFSBURG – Calma e gesso, perché qua bisogna riscrivere un po’ la strategia: manca un portiere, sarebbe l’ultimo tassello, e ce ne vuole uno che abbia in sé una serie di caratteristiche non agevoli da combinare. Dunque: un portiere che abbia esperienza, che arrivi in prestito (poco oneroso, possibilmente), che stia nella “terzina” e però non rappresenti una preoccupazione per Alex Meret, che prima o poi rientrerà e dovrà prendersi il futuro, in libertà assoluta e con la possibilità di non ritrovarsi con una cappa opprimente intorno a sé. Ma un portiere che comunque offra garanzia, chiaramente, che aggiunga valore all’organico, lo arricchisca e lo assecondi: Ospina praticamente non c’è più, depennato dalla lista nella quale era stato inserito senza troppa convinzione, e non certo per le sue qualità: l’offerta del Besiktas rappresenta una tentazione e riduce i concorrenti, nei quali potrebbe entrare adesso con Mignolet anche Vorm.
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OCHOA AVANTI – E’ stato tutto abbondantemente scritto, ma val la pena di ricordarlo: Guillermo Ochoa è il preferito, resta davanti agli altri, ha già offerto il proprio gradimento e attraverso i propri manager anche la disponibilità, come se fosse una stretta di mano. La difficoltà è nella formula del trasferimento: il Napoli non intende ritrovarsi con l’obbligo del riscatto, nel prestito da avviare; allo Standard Liegi, ovviamente, ritengono che questo sia un principio inderogabile. Le strade del mercato sono infinite e anche il destino dello Standard Liegi in Champions può incidere: martedì c’è il ritorno del preliminare in casa dell’Ajax e l’eventuale eliminazione finirebbe per spalancare alla cessione, per la quale c’è Ochoa che spinge.
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