Verdi, talento scuola Milan: è lui l’uomo in più di Ancelotti


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Cresciuto nelle giovanili del Milan, un talento del vivaio
rossonero: Simone Verdi, acquistato in estate dal Napoli per 25
milioni dal Bologna, ci arrivò ad appena undici anni
dell’Audax Travacò, una società
dilettantistica.

Otto anni a Milano, la lunga trafila nel settore giovanile e poi
due apparizioni in prima squadra: esordì a 17 anni, nella
partita di Coppa Italia contro il Novara del 13 gennaio 2010. Fu
riproposto nei quarti di finale persi al Meazza per 1-0 con
l’Udinese. Lo lanciò Leonardo, il brasiliano in quella
fase allenava il Milan, adesso è il direttore generale
dell’area tecnica: Simone avrà modo di salutarlo al San
Paolo. Il Milan è la squadra che lo ha lanciato e lì
ebbe modo di conoscere Ancelotti che andò via nel 2009 dopo
otto anni sulla panchina rossonera. «Quand’ero nelle
giovanili del Milan, lui ha vinto tutto. Devo dire che la mia
scelta è avvenuta anche per la presenza di Ancelotti. Voglio
imparare tanto da lui a Napoli», disse in un’intervista a
Sky alla vigilia del test con il Wolfsburg.

Verdi è il jolly di attacco di Ancelotti, può
ricoprire tutti i ruoli e la sua duttilità l’ha
già dimostrata nelle amichevoli in Trentino. Fu tra i
migliori nelle prime tre uscite degli azzurri e segnò un
gran gol contro il Chievo, bissando la rete messa già a
segno con il Carpi. Buona anche la prestazione contro il Borussia
Dortmund, anche se quella sera rimase all’asciutto:
giocò a destra, da vice Callejon, nel ruolo che preferisce,
anche se può muoversi allo stesso modo a sinistra e
cioè nella posizione occupata da Insigne.

From: Il Mattino.

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