Come quegli scolari troppo intelligenti che però non si
applicano, o come quelle squadre che hanno sempre mostruose riserve
di personalità. O semplicemente: mostruose riserve. Due
indizi, diceva Agatha Christie, sono solamente una coincidenza e
non ancora una prova. Ma il Napoli che rimonta prima la Lazio e poi
il Milan ha dentro di sé le antiche passioni.
Ecco, più o meno Ancelotti adesso ha a disposizione un bel
po’ di soluzioni lì in panchina. Non saranno i 300
milioni di Dybala, Douglas Costa, Cuadrado, Emre Can e Benatia che
Allegri ha sistemato al suo fianco nella gara di sabato con la
Lazio, ma di sicuro di valore superiore a Borja Valero, Joao Mario,
Gagliardini, Nainggolan, Lautaro che lo sventurato Spalletti ha
tenuto all’inizio in disparte con il Torino. Anzi, a ben
vedere, Meret e Fabian (ora infortunati) con Mertens, Maksimovic,
Verdi, Diawara, Rog, Ounas non hanno molti rivali in serie A e in
ogni momento sono armi che possono davvero ribaltare le sorti di un
match. Panchina extralusso, quella di Ancelotti, senza
dubbio.
D’altronde, si vince e non si perde anche così. Se la
Roma è riuscita a fare 3-3 con l’Atalanta è
perché a un certo punto Di Francesco ha tirato fuori gli
inesistenti Cristante e Pellegrini e ha messo dentro Kluivert e
Nzonzi, passando al 4-2-3-1. Proprio come a Torino sette giorni
prima. Ecco, non più mosse della disperazioni, ma
alternative vere.
From: Il Mattino.