Stella Rossa, la sfida di Milojevic: «Daremo battaglia al Napoli»


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Novanta minuti infuocati quelli che attendono il Napoli al Marakana, in una cornice di pubblico entusiasta per il ritorno in Champions League. Lo sa il gruppo azzurro, lo sa bene anche Vladan Milojević, allenatore di quella Stella Rossa che sarà Cenerentola del Girone C ma non sicuramente squadra materasso. «È arrivato il momento che aspettavamo, non vedevamo l’ora. È difficile spiegare cosa significhi questo per noi, per il club e per i nostri tifosi» le prime parole dell’allenatore serbo. «C’è grande entusiasmo, vogliamo riportare la Stella Rossa in alto, la Champions è una grande competizione e faremo tutto per tenercela stretta anche nei prossimi anni. Ancelotti? Lo rispetto molto come allenatore e come uomo, siamo gli unici della regione a giocare la prima competizione europea e ne siamo orgogliosi. Siamo motivati per queste grandi partite, siamo certi che sarà uno spettacolo sempre. Rispetteremo tutti gli avversari, ma non temeremo nessuno e combatteremo per ogni punto in questo girone».

Poca esperienza ma tanta voglia di fare per la Stella Rossa. «Sto lavorando molto con questo gruppo, credo si possano fare ottime cose. Il nostro primo obiettivo era arrivare fin qui. In tanti sono rimasti con noi nonostante le offerte dall’estero. Siamo una squadra piccola per la Champions, ma non abbiamo paura, vogliamo realizzare il nostro sogno. Il calcio è strano, non si sa mai come vada a finire», ha continuato Milojević. «Ancelotti è tra i migliori al mondo, lo dimostra tutto ciò che ha vinto. Io sto imparando molto, giocare contro di lui sarà un modo per migliorare anche per me. Non credo che troveremo punti deboli in una squadra che ha sfiorato lo scudetto negli ultimi anni, dovremo stare attenti perché le squadre forti ti puniscono subito. La Serie A è un campionato importante, ma noi andremo per la nostra strada e speriamo di poter raggiungere un buon risultato. Non tutti i miei calciatori hanno esperienza europea, ma sono intelligenti e cresciamo in fretta. Ho sentito Mihajlovic nei giorni scorsi, mi ha dato diversi consigli e vedremo di renderlo orgoglioso di noi. La pressione in questo lavoro c’è sempre ed è una costante, ma noi la sopportiamo per divertirci e dare il massimo in campo».

Accanto all’allenatore serbo anche Nenad Krstičić, centrocampista che conosce bene l’Italia per gli anni passati in Serie A con la maglia della Sampdoria. «Sono uno dei pochi che già ha giocato contro il Napoli. Siamo pronti per la Champions, c’è grande orgoglio da parte di tutti e vogliamo sognare in Europa», ha esordito. «Abbiamo sempre avuto il giusto atteggiamento fin qui, vogliamo continuare a farlo. Stadio pieno? Sarà un grosso aiuto per noi. C’è euforia, ne parliamo spesso tra di noi in spogliatoio, i nostri tifosi saranno il dodicesimo uomo in campo». Anche per Krstičić, però, quella con gli azzurri sarà una gara da prendere con le pinze. «Non credo che il Napoli abbia punti deboli, ma ci prepareremo al massimo per dargli fastidio. Il giocatore più temibile? Hamsik, giochiamo in posizioni simili e dovrò stare molto attento a lui. Il San Paolo lo conosco perché ci ho giocato e so che il tifo si fa sentire, ma quando sono venuto qui ho trovato uno stadio ancora più caldo. Giocare davanti alle leggende del club? Sarà sicuramente una motivazione in più, vorremmo anche noi entrare nella storia del club».

In mattinata, aveva parlato ai microfoni del portale serbo Mondo anche un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano come Richmond Boakye, attaccante passato in Serie A con Genoa ed Atalanta ed oggi punto di riferimento della Stella Rossa. «Il Napoli è una buona squadra, una delle migliori in Italia. Ha talento, ma ci stiamo preparando bene per fare il massimo davanti ai nostri tifosi. Quando si crede in qualcosa, tutto è possibile e noi crediamo molto nelle nostre qualità. Ho incontrato Insigne in Primavera quando ero al Genoa, vincemmo 6-2 contro il Napoli e mi piacerebbe ripetere quella vittoria. Sarà bello tornare in Italia, ho ancora molti amici lì. Il San Paolo è un grande stadio, ma al Marakana c’è un’atmosfera speciale».

From: Il Mattino.

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