Tornate a chiamarlo, Lorenzo il Magnifico. Nel caso aveste smesso
di farlo. È la migliore partenza della sua carriera, mai
prima di quest’anno aveva segnato sei gol dopo nove partite.
Neppure ai tempi di Zemanlandia quando gli avversari non erano il
Liverpool. Quindi, normale che ci sia sempre lui al centro dei
sogni di mercato delle big di mezza Europa. Nonostante un cambio di
ruolo che dopo le perplessità iniziali ha innalzato la
qualità delle sue giocate e il numero dei suoi estimatori.
Lorenzo c’è. Non tradisce Ancelotti. E allora eccoli
lì, gli altri club. A cominciare dal Barcellona che è
tornato a interessarsi di lui. Ariedo Braida, l’ex direttore
sportivo del Milan, che nel Barça è il consulente per
il mercato estero, era al San Paolo mercoledì sera. Per
Koulibaly, secondo la stampa catalana, ma anche (o soprattutto) per
Lorenzo Insigne.
UN PRIMO NO
Non è una novità l’interesse del Barcellona. Nel
marzo del 2017, durante la fase caldissima del rinnovo con il
Napoli, sul tavolo di Ottaiano e Andreotti arrivò la
proposta milionaria del Barça. «Che si fa?»,
chiesero i due agenti. Lorenzo fu categorico, perché di
lasciare Napoli non gli passava nemmeno per la testa e disse di non
prendere in considerazione la proposta del club blaugrana. Una
dimostrazione di legame assoluto con il Napoli perché mica
è cosa da tutti i giorni smussare l’offerta che ti
arriva dalla squadra dove giocano Iniesta, Messi, Suarez e
così via. E dopo poche settimane arrivò la
soffertissima firma: fino al 2022. E senza clausola rescissoria.
Blindato da un contratto che lo ha fatto divenire il Paperone del
gruppo Napoli, da quel momento qualcosa è cambiato. Nella
sua vita ha fatto il suo ingresso Mino Raiola.
NUOVI SCENARI?
Dalla prossima primavera il sodalizio con la Doa Management
terminerà: papà Insigne ha deciso che è
arrivato il momento di chiudere con gli storici procuratori e di
affidarsi al manager più potente che c’è in
circolazione. L’italo-olandese è un po’ come un
pifferaio magico ed è evidente che al Napoli sono
consapevoli che non sarà un’estate facile. E allora non
è un caso che spunti Braida che negli anni del Milan ha
avuto tante occasioni per trattare con Raiola. È stato
proprio Raiola, nel 2011, a offrire a Braida e Galliani Marek
Hamsik, in quelle settimane in cui Mino era certo che lo slovacco
pendesse dalle sue labbra. Per fortuna, finì tutto in una
bolla di sapone. Ma alla fine di questo campionato, il Barcellona
potrebbe decidere di andare all’assalto nuovamente di Insigne,
anche perché è difficile trovare in giro un
attaccante con la sua duttilità. Cosa risponderà
Lorenzo questa volta?
From: Il Mattino.