Ogni qual volta che veniva fischiata una punizione dal limite dell’area avversaria, i tifosi del Napoli iniziavano a metterci la speranza. «Questa è la sua mattonella», si diceva. Perché effettivamente Roberto De Zerbi era arrivato in azzurro con l’etichetta di specialista sui calci piazzati. E non solo quelli, sia chiaro, perché l’attuale allenatore del Sassuolo era un fantasista tutto genio e classe sopraffina. In realtà la sua parentesi napoletana non è stata di certo tra le più felici dal punto di vista realizzativo visto che in 33 apparizioni ha realizzato appena quattro reti tra campionato e coppe. Con gli anni, però, ha saputo prendersi le sue rivincite, sopratutto quando poi è passato dal campo alla panchina.
VIVA LO SPETTACOLO
L’anno scorso ha accettato la missione impossibile di salvare il Benevento (contro il Napoli al Vigorito la sua squadra fece una bellissima figura), ma pur senza centrare l’obiettivo ha stupito tutti con un calcio spettacolo. A tal punto da convincere il Sassuolo a puntare sulle sue idee per ritornare in Europa. E i primi passi sono stati sensazionali. Pronti, via: 1-0 sull’Inter di Spalletti e riflettori puntati sul Sassuolo di De Zerbi. Il suo dogma tattico è il 4-3-3 con due esterni d’attacco (Berardi e Di Francesco che si alternano col giovane Brignola) e una punta, che nel caso di specie è un falso nove come Boateng. Tutto attorno gira il resto della squadra. Centrocampisti che si buttano dentro affamati di gol (Djuricic è un trequartista prestato alla mediana) e terzini – Rogeiro e Lirola – che vedono più spesso l’area di rigore avversaria che quella della porta difesa da Consigli.
LA SFIDA
«Per me è un onore affrontare Ancelotti, perché è uno degli allenatori che andando all’estero ha rappresentato noi allenatori italiani con professionalità, serietà, con conoscenza di quello che fa, è uno dei migliori allenatori al mondo, ha vinto tanto e fa giocare bene le squadre». Napoli nel mirino, ma senza dimenticare il passato, ovvero il lavoro di Sarri che a vedere bene il gioco del Sassuolo, non è poi così lontano dalle idee tattiche di De Zerbi. «Il Napoli l’anno scorso giocava benissimo, quest’anno gioca benissimo e lo sta trasformando, e non è facile trasformare una squadra che giocava in quel modo mantenendo un’identità forte, è una capacità che hanno in pochissimi».
IL PASSATO
Immancabile un riferimento a quello che è stato il suo passato da giocatore del Napoli. «Vado fiero e orgoglioso del mio passato, con la maglia azzurra ho contribuito a vincere un campionato determinante per la crescita della società, un campionato difficile, che ha portato la squadra dalla B alla A. Ho ricordi indelebili, ma questa volta vado lucido e freddo e con l’ambizione di fare punti, sapendo che se il Napoli è in giornata anche il Liverpool fatica a fare punti al San Paolo».
From: Il Mattino.