Napoli, è il valzer dei portieri: Karnezis a Udine, Ospina a Parigi


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Uno cresce, l’altro rosica e il terzo deve aspettare ancora.
Uno prende applausi, l’altro mastica amaro per qualche panchina
di troppo e il terzo invece non ha fretta. Anche se dovrebbe.
Ospina, Karnezis e Meret, in perfetto ordine, vivono tre momenti
assai differenti. E l’orologio per ognuno di loro segna
un’ora diversa. Karnezis, per esempio, ha vissuto un inizio di
stagione pieno di dilemmi, scivolato indietro nelle gerarchie con
l’arrivo del colombiano. Ora è destinato a un ruolo da
titolare nella sua Udine, contro la squadra per cui ha difeso la
porta per 110 partite, contro i Pozzo che lo hanno ingaggiato nel
2014 e lo hanno lasciato partite solo questa estate (col Watford
è rimasto in famiglia). Sabato sera Ancelotti dovrebbe
affidare a lui la porta azzurra, per la quarta volta in questa
stagione. Che magari pensava diversa e che invece è
costretto vivere così.

Ospina è stato impegnato con la Colombia in New Jersey fino
all’altra notte per un’amichevole tra la Colombia e la
Costa Rica. È rimasto in campo per novanta minuti (per la
cronaca la gara è terminata 3-1 per i Cafeteros) e ha
iniziato il suo viaggio di ritorno solo nella tarda
mattinata.

Insomma, oggi sarà al campo ma tra viaggio e fuso orario il
suo primo vero allenamento sarà solo domani. E a questo
punto spazio a Karnezis, a meno che Ancelotti non decida di dare
continuità alle prestazioni del colombiano che ha stupito
con il Sassuolo con i suoi interventi (di piede) decisivi. Di
certo, davvero Carletto li mette sullo stesso piano. Ma stavolta
tocca al portiere delle nazionale greca, a meno di clamorosi
ripensamenti. E pensare che l’inizio stagione era stato da
incubo, sia per Karnezis che per Ospina: in pratica, ogni tiro era
gol.

From: Il Mattino.

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