Koulibaly, il mago che ha fermato Mbappé: «E il mercato non mi distrae»


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Protagonista del momento in casa Napoli è sicuramente Kalidou Koulibaly. Il centrale difensivo azzurro ha raggiunto livelli di prestazione altissimi e ai microfoni dei francesi di RFI non ha nascosto la sua felicità. «Sono un calciatore che prova a dare sempre tutto sé stesso con umiltà e rispetto. E sono un testardo perché non rinuncio mai a nulla», racconta il difensore che martedi si è messo in mostra per una gran partita contro i fenomeni del Paris Saint Germain. «Ma non ho alcuna pozione magica. Ogni rivale ha i suoi pregi e devi trovare la chiave giusta per fermarlo. Mbappé è fortissimo e anticiparlo è sempre complicato, ma martedi ci è andata bene».

Così bene che già da qualche stagione gli occhi delle big d’Europa sono su Kalidou. «Sono ancora al lavoro per migliorare e crescere. Certo, fa piacere sapere di interessare a tanti club, ma ora sono totalmente concentrato sul Napoli» ha continuato Koulibaly. «Queste voci non dovrebbero distrarmi, soprattutto perché il calcio va molto veloce in entrambe le direzioni. Cerco solo di mostrare le mie qualità per il bene della squadra, poi vedremo cosa succederà. Siamo all’inizio della stagione, non ho bisogno di pensare al mercato. Per me, la cosa più importante è che il Napoli si qualifichi per il prossimo turno di Champions League».

«Coppa d’Africa? Sarà difficile, come sempre», ha confessato il centrale. «Per ora penso a dare tutto nel club, cercherò di andare il più lontano possibile e cercherò di vincere un titolo con il Napoli. Poi ci penserò. Gestirò la fatica con lo staff per essere pronto per la Coppa d’Africa. Ma prima ho intenzione di fare una grande stagione con il Napoli». E magari crescere ancora per poter vincere il premio di miglior giocatore del continente africano. «La cosa più importante è che sono riuscito a disputare una buona stagione l’anno scorso e questo successo mi spinge a lavorare di nuovo per migliorare. Certo, il trofeo sarebbe qualcosa di importante anche se per un difensore è sempre più difficile vincere un riconoscimento individuale».

From: Il Mattino.

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