«Tutti sanno che ad aprile il mio mandato terminerà e non ci sono i presupposti per continuare. Non so perché abbia scelto Raiola, anche se su questo non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali». Queste le parole di Antonio Ottaiano, storico agente di Lorenzo Insigne che dalla prossima primavera non avrà più alcun rapporto di collaborazione con l’attaccante napoletano. Da Ottaiano a Raiola, dall’uomo che l’ha «scoperto» e accompagnato sin dai primi anni della carriera fino all’agente più chiacchierato, quello che tra le mani ha i migliori calciatori in circolazione e che non smette mai di far parlare di sé. «Insigne è un calciatore spettacolare e mi piacerebbe ovviamente assisterlo» aveva detto Mino lo scorso marzo. «Ma deve prima risolvere alcuni problemi in essere con il suo rappresentante». Problemi che sembrano ormai risolti.
La notizia è ormai nell’aria da diversi mesi, il calciatore napoletano non ha mai nascosto l’imminente passaggio di consegne così come non l’hanno mai fatto le altre parti, ma le parole di Ottaiano a Radio Kiss Kiss sono chiare. «Non pensavo ad un rapporto infinito con lui, ma solitamente quando si chiude un rapporto ci si parla», ha detto l’ex agente. «Sicuramente Raiola è uno che raggiunge grandi risultati, io ho una mia etica ma ognuno ha il suo modo di fare le cose e lui fa bene il suo lavoro». Consigliato anche da papà Carmine, Lorenzo ha scelto i Raiola (Enzo, cugino di Mino, aveva già in passato parlato con lui posando anche in una foto insieme in occasione di un match della nazionale ndr), ma come cambiano adesso le cose in casa Napoli? Cambieranno poco nel breve periodo, forte il club di quell’accordo ancora fresco e che ha messo Lorenzo sul piedistallo tutto azzurro.
Nella primavera del 2017 Insigne ha infatti firmato un accordo importante con il Napoli, un prolungamento che non solo lo lega al club fino al 2022 (avrà 31 anni ndr), ma lo ha reso anche simbolo della squadra che ora è di Ancelotti. Lo stipendio percepito lo rende il calciatore azzurro più pagato, più di altri simboli come Dries Mertens, Marek Hamsik o di calciatori alla ribalta internazionale come Kalidou Koulibaly. La scelta di Aurelio De Laurentiis fu chiara: Insigne è il Napoli e il Napoli sarà di Insigne, come aveva già dimostrato il passaggio della fascia di capitano dal braccio di Marek al suo più volte negli ultimi mesi.
Le cose, però, sono cambiate ancora. Il fantasista azzurro è cresciuto molto negli ultimi mesi, la gestione Sarri l’ha migliorato e con Ancelotti vive la definitiva consacrazione di un talento che oggi non solo trascina il Napoli ma veste anche la numero 10 della nazionale italiana. La fama conquistato da Lorenzo ha avvicinato anche Raiola, agente che negli ultimi anni si è fatto notare per gli spostamenti milionari di Ibrahimovic o Pogba, così come per le richieste di Donnarumma al Milan. I rapporti tra lui e De Laurentiis, seppur a distanza, non sono mai stati idilliaci, il patron napoletano mal sopporta le bizze di procuratori e assistiti nel «suo» Napoli, da qui la preoccupazione di tutti.
Il momento vissuto da Raiola e dai calciatori che gestisce non è il migliore e l’ingresso di Insigne nella schiera di assistiti regalerà una ventata di freschezza. Qualcosa, però, potrebbe cambiare anche sul mercato: se per il Napoli potrà essere più difficile sedersi al tavolo delle trattative per un futuro rinnovo di Lorenzo o per trattenerlo, viste le attenzioni di tanti club stranieri per lui, Raiola potrebbe anche favorire eventuali importanti arrivi in casa azzurra, come fatto in passato con Juventus o Milan.
Una prospettiva, fin qui, mai realizzatasi in passato: gli affari Ibrahimovic, Balotelli o Verratti, tutti calciatori gestiti dal nativo di Nocera Inferiore, sono infatti rimasti disegni di un mercato non concretizzatosi. Quel che è certo è che due caratteri fumantini come quelli di Raiola e De Laurentiis non mancheranno nel vivacizzare un ambiente sempre caldo quando si parla di mercato per un’estate, la prossima, che si preannuncia già infuocata.
From: Il Mattino.