Diego Maradona ha qualificato la sua squadra, i Dorados, alla finale promozione della serie B messicana (affronterà il San Luìs o l’Atlante), ma in questo momento i suoi pensieri vanno a Buenos Aires. Infatti l’ex fuoriclasse è rimasto colpito da quanto è accaduto nella capitale del suo paese in occasione della finale di ritorno della Coppa Libertadores tra River e Boca, non disputata per gli incidenti occorso prima del match, con annesso assalto al pullman della squadra gialloblù. Secondo l’ex idolo proprio del Boca (e del Napoli), il principale colpevole di tutto ciò è il Presidente della Repubblica Mauricio Macri, in passato presidente del Boca Juniors e poi diventato politico a tempo pieno. «Ciò che è successo nel mio paese è una cosa deplorevole – ha detto il ‘Pibe de Orò -, ma purtroppo al giorno d’oggi in Argentina c’è da avere paura di andare allo stadio. Sono argentino, odio la violenza ma devo dire che purtroppo abbiamo ciò che ci meritiamo». Secondo Maradona, da quando Macri è stato eletto, nel 2015, le cose sono andate peggiorando. «Non c’è sicurezza e ci sono furti ovunque – ha detto – e la gente non mangia. È questo il cambiamento per il quale si è votato? Il Presidente ha fatto molte promesse, non a me perché io non l’ho votato e mai lo farei, e ha ingannato tutte quelle persone a cui aveva detto che avrebbe cambiato questo e quello: invece stiamo peggio di prima». La conclusione è che «la presidenza di Macri è la peggiore di tutti i tempi – ha sottolineato Maradona -. Ma noi argentini ce lo meritiamo, perché lo abbiamo eletto. Lui è nato figlio di un milionario, che volete che gli importi se un bambino non ha da mangiare?».
From: Il Mattino.