Il lavoro paga. Lo sanno bene i giocatori del Napoli, che si fanno in quattro durante gli allenamenti per portare risultati in campo. Sudore e fatica quotidiana che si tramutano in prestazioni e crescita professionale: è questo il marchio di fabbrica di Allan Marques, immortalato anche dai compagni a Castel Volturno mentre è alle prese con gli allenamenti. Non si stanca, una macchina. «È un animale?», il sondaggio lanciato da Lorenzo Tonelli sui social riferendosi proprio al brasiliano.
Cresciuto notevolmente nell’ultima stagione, forse è lui il vero insostituibile della squadra; quello che fa il lavoro sporco, in silenzio, lottando su ogni pallone mentre i soliti compagni si godono le luci della ribalta. Intensità, aggressività, buone doti di interdizione sono le sue principali caratteristiche. Ma è ancora in crescita: ora sbaglia molto meno in fase di impostazione rispetto al passato,e nello stretto sa venir fuori da situazioni difficili.
È diventato un giocatore capace di avere un impatto importante sulle partite. Il suo contributo nella rifinitura della manovra offensiva è cresciuto in maniera esponenziale: nelle prime 14 partite di campionato aveva creato in tutto 5 occasioni, nelle successive 6 giornate ne ha create ben 15, per poi crescere ancora nelle ultime gare: nessuno nel Napoli ha fatto meglio in quest’ultimo periodo. Tutto questo proprio quando la squadra ne ha avuto più bisogno: nel momento di scarsa brillantezza del reparto avanzato e dopo l’infortunio di Ghoulam il brasiliano ha caricato sulle spalle la situazione e ha mostrato una creatività e una pulizia tecnica sorprendenti.
Arrivato a Napoli con la fama di recuperatore di palloni, la sua forza e la sua aggressività sono state subito individuate come il completamento ideale di un centrocampo molto tecnico, accanti alle geometrie di Jorginho e alla sapiente visione di gioco di Hamsik. Ma oggi le sue linee di passaggio sono diventate più sofisticate: è notoriamente più bravo a tenere palla che a passarla, ma in fase offensiva è venuto fuori anche il suo spirito di iniziativa e l’abilità degli inserimenti, mentre in fase difensiva resta importante per le sue qualità nell’uno contro uno. Nel Napoli nessuno ha completato più contrasti di Allan.
Non è solo un semplice centrocampista, è un uomo tuttofare: nella vita quotidiana sarebbe quel marito che torna da lavoro e ripara tutto in casa, facendo da idraulico, da elettricista, da giardiniere. Insomma è colui che fa del lavoro e della forza di volontà un punto di forza. E non si arrende: anche lui quest’anno crede nel sogno.
From: Il Mattino.