Ancelotti dimentica James e Icardi: «Vogliamo vincere lo scudetto»


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La vittoria di Lecce per continuare sulla strada tracciata da Carlo Ancelotti, il Napoli ora sembra seguire la retta via. «Ma se fosse tutto perfetto già ora ci sarebbe da preoccuparsi», scherza l’allenatore azzurro a “Radio anch’io sport” su Rai Radio 1. «C’è sempre da migliorare, rispetto alle prime due gare l’abbiamo già fatto grazie all’apporto di tutta la squadra. Non è mai una colpa individuale, serve sempre la mano di tutto il gruppo. Questa squadra fa bene da anni, forse è mancato qualcosina negli anni passati per arrivare primi ma questo qualcosina è arrivato nell’ultimo mercato secondo me. C’è la volontà di provare a vincere e soprattutto c’è la convinzione di poterlo fare».

Un passaggio anche sul mercato estivo chiuso qualche settimana fa. «Icardi non l’ho mai allenato, abbiamo valutato anche lui tra le opportunità di mercato. Ma per concludere un affare servono tanti fattori, tra cui le volontà delle due parti di venirsi incontro», ha ammesso. Occhi su Llorente: «È un attaccante completo, sfrutta la stazza che ha ma è soprattutto un calciatore che gioca bene anche con i compagni. È arrivato con entusiasmo forse perché gli ultimi anni li ha passati un po’ in sordina e ha voglia di rifarsi. Ci sta dando una grande mano in questo momento. Lozano può giocare ovunque, è un calciatore adattabile con qualità particolari. Ma bisogna poi adattare le sue caratteristiche alla posizione. James? C’era la volontà di prenderlo, ma ci siamo scontrati con la volontà del Real. Il mercato è stato molto oculato, sono arrivati calciatori che migliorano tutta la rosa. Ci sarà turnover per tutti, anche per i portieri: Ospina ha una esperienza enorme, Meret è fortissimo ma ancora molto giovane. Il turnover lo faccio perché tutti mi danno garanzie, altrimenti giocherei sempre con gli stessi».

Che obiettivi ha questo Napoli? «A fine stagione potremo capire se ci siamo avvicinati alla vetta, noi vogliamo essere competitivi con tutti durante tutta la stagione. La mia squadra mi piace molto a livello di qualità, carattere o anche personalità. Siamo cresciuti nell’ultimo periodo. Champions? Per come abbiamo iniziato gli ottavi sono alla portata, ma le gare europee vanno giocate tutte con gli occhi ben aperti. Il gruppo è meno complicato di una non fa, vogliamo passare il turno». Ma prima ancora il campionato. «Il Cagliari si è rinforzato molto rispetto all’anno scorso ed è in un buon momento. La Serie a è sempre complicata, un allenatore deve preoccuparsi di tutte le avversarie. Il Milan? È ancora alla ricerca di una identità precisa, è sempre complicato quando devi gestire le difficoltà. Credo serva pazienza come in tutte le cose: c’è un nuovo allenatore con nuovi giocatori che andranno inseriti. La Roma lotterà per l’alta classifica, Fonseca è bravo e con idee interessanti, ha dato nuovo entusiasmo ad una squadra giovane».

«La velocità è un aspetto fondamentale del gioco moderno, continuerà ad aumentare perché il calcio sta cambiando», ha continuato Ancelotti. «C’è più ritmo all’estero, ma le squadre italiane non sono meno allenate. Contro il Liverpool ci sono stati solo 14 falli fischiati, in media in Serie A ce ne sono 29, il ritmo dipende anche da quello. Razzismo? Non so perché stiamo così in Italia, ieri il mio staff si è fatto scortare per poter uscire dal campo. Sono d’accordo con Orsato che ieri ha sospeso Atalanta-Fiorentina, anche l’Uefa ha detto basta, bisogna essere più duri nell’applicazione di norme che già esistono».

From: Il Mattino.

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