Il tecnico ex Milan in pole per la panchina azzurra in caso di clamoroso addio dopo la sfida di Champions con il Genk
E’ una vigilia insolita, nella storia più recente del Napoli la più atipica che si possa ricordare, con un allenatore che andrà a sedere su una panchina ormai schiodata dal terreno e un altro, uno dei suoi «figliocci», pronto a subentrare. In Napoli-Genk c’è la sintesi del calcio pazzo, quello di un club che può qualificarsi per gli ottavi di Champions, persino da primo, e che però sta pensando seriamente di cambiare il proprio allenatore, non uno qualsiasi, ma Carlo Ancelotti, delegando per la successione Rino Gattuso. Diventa paradossale ma vero l’aspetto tecnico, cioè la partita in sè, nella quale c’è comunque in palio la qualificazione, perché esiste anche il rischio che il Napoli esca. E non diventerebbe un dettaglio, tutto ciò: perché gli ottavi valgono trenta milioni di euro, circa, tutto compreso. Ancelotti o Gattuso, a domani.